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GARANTE PRIVACY, IN CORSO LE ISPEZIONI SU FOOD DELIVERY, MARKETING E FATTURAZIONE ELETTRONICA

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Il Garante Privacy sta svolgendo le ispezioni del secondo semestre 2019. Occhi puntati su marketing, food delivery, fatturazione elettronica e carte fedeltà

Marketing, food delivery, fatturazione elettronica, banche e carte fedeltà sono al centro delle ispezioni che il Garante Privacy sta svolgendo in questa seconda parte dell’anno. Sono infatti in pieno svolgimento le attività ispettive in programma nel secondo semestre 2019.

Le ispezioni in corso

 

Sono un centinaio di accertamenti in tutto, spiega il Garante nella newsletter di oggi, che riguardano prima di tutto i trattamenti di dati effettuati dagli istituti bancari, con particolare riguardo ai flussi verso l’anagrafe dei conti correnti bancari, i trattamenti di dati svolti dalle società che operano nel settore del food delivery e quelli effettuati dalle aziende che svolgono attività di marketing.

Sotto la lente del Garante ci sono anche altri delicati settori: le banche dati di notevoli dimensioni degli enti pubblici e gli applicativi per la gestione delle segnalazioni di condotte illecite (il cosiddetto “whistleblowing”); le attività di profilazione dei possessori di carte fedeltà;  i trattamenti di dati svolti dagli intermediari che offrono servizi per la fatturazione elettronica. Occhio puntato anche sulle società private che trattano dati personali in ambito sanitario.

I primi sei mesi dell’anno

Per quanto riguarda invece il bilancio del primo semestre 2019, il  Garante segnala l’iscrizione a ruolo di 779 contravventori che porterà ad una riscossione complessiva di circa 11 milioni di euro.

Nei primi sei mesi dell’anno ci sono state 65 ispezioni, anche con l’ausilio della Guardia di finanza, che hanno interessato, tra l’altro, call center, aziende di marketing, società che rilasciano Spid, grandi alberghi, banche dati di rilevanti dimensioni della Pa.  Nello stesso periodo le entrate derivanti dall’attività sanzionatoria sono state pari a 1.222.955 euro e 86 sono state le ordinanze adottate, alcune relative a casi complessi riguardanti molteplici violazioni, per un totale di 3.250.390 euro.