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FARE LA SPESA SENZA STRESS, VADEMECUM PER NON FARSI PRENDERE DAL PANICO

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Fare la spesa senza stress e senza dimenticare di comprare quello che serve. Vademecum per non farsi prendere dal panico dello shopping

Sabrina Bergamini

Fare la spesa senza stress. Senza rischi di contagio. Senza dimenticare di comprare quello che serve. Senza dover tornare a far la fila il giorno dopo. Fare la spesa con l’epidemia da coronavirus è diventata una vera impresa, che richiede pianificazione del giorno e dell’orario – alcuni partono all’alba, altri preferiscono gli orari serali. Una buona dose di resistenza fisica, specialmente se si considera la fila da fare e le buste che si devono portare. E una buona programmazione, per evitare che nella fretta di riempire il carrello si comprino prodotti che non servono.

 

Come fare la spesa senza stress? Indicazioni utili arrivano da un vademecum dell’Unione Nazionale Consumatori, che indica cosa e come comprare e cosa fare più attenzione. Si deve però partire da un aggiornamento sulle Faq del Governo e fare chiarezza su un punto. Si può fare la spesa nel supermercato di un comune vicino? Ebbene no, a meno che non si abiti in una zona dove proprio non ci sono negozi in cui reperire beni di prima necessità.

Si può fare la spesa in un comune diverso?

Non si può fare la spesa dove si vuole, anche se necessaria. Il Dpcm 22 marzo 2020, nel ribadire quanto già scritto nell’ordinanza del ministero della Salute, sempre del 22, ha vietato di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comune diverso da quello in cui ci si trova, “salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute“.

Quindi gli spostamenti per situazioni di necessità, ossia quelli tra i quali rientra la spesa alimentare, sono possibili ma solo all’interno del proprio comune. Con due eccezioni: se dove si abita non ci sono punti vendita e se bisogna comprare con urgenza generi di prima necessità non reperibili nel comune dove ci si trova. È stata eliminata la terza eccezione prima presente, ossia quando il punto vendita più vicino a casa propria si trova effettivamente nel Comune limitrofo.

La spesa inoltre va fatta da soli.

Fare una spesa che duri una settimana

La grande esigenza cui fare fronte è quanto comprare.

«Non potete fare come la casalinga di Voghera, ossia uscire tutte le mattine a fare la spesa, per avere pane, frutta e verdura fresca tutti i giorni – sottolinea l’UNC – Non rientra nelle situazioni di necessità uscire per acquistare solo la carotina che vi manca per fare un brodino e, quindi, si tratta di una violazione delle regole sugli spostamenti. Al tempo stesso non fatevi cogliere dal panico di rimanere senza cibo e senza scorte».

Si potrà sempre uscire per comprare generi alimentari. La soluzione è trovare un equilibrio fra uscire il meno possibile e tenere in casa quello che serve. L’ideale è fare una spesa che duri una settimana.

«Tra fare una spesa anti carestia, come se stessimo rischiando di morire di fame, e uscire tutti i giorni, il suggerimento è di trovare un giusto equilibrio e, dato che ci viene consigliato di uscire il meno possibile, cercate di fare una spesa che possa durare almeno una settimana – evidenzia l’UNC – Ridurrete, così, anche lo stress connesso all’uscita di casa (vedasi autocertificazione). Certo, dato che bisogna andare da soli a fare la spesa, acquistare un carico maggiore di prodotti rappresenta un problema in più, oltre al fatto che gli ingressi scaglionati costringono a restare di fatto all’interno del negozio per un tempo limitato che non ci consente la calma necessaria per fare una spesa ragionata».

Comprare con la lista della spesa

La lista della spesa è utile in tempo “normale” per evitare sprechi. Durante la pandemia, è invece fondamentale avere una lista della spesa dettagliata per non dimenticare nulla di cosa serve in casa, per sfruttare al meglio il tempo a disposizione nel negozio – c’è poco tempo e si va di corsa – e per contenere l’ansia che potrebbe portare a mettere nel carrello già stracarico beni che non servono.

Lista della spesa, ecco cosa comprare

Quali prodotti è meglio comprare per avere una buona scorta che non scada subito? Bene scatolame, legumi secchi o in scatola, uova, latte a lunga conservazione, farina, lievito, lievito di birra, mozzarelle, pasta, riso, fette biscottate, biscotti, pelati, pizza in scatola, affettati e formaggi confezionati, ma anche verdura e pesce surgelati. I problemi maggiori ci sono naturalmente per frutta e verdura fresca. Per questo, meglio non fare scorte di prodotti che “durano poco” e preferire patate, mele, frutta secca, e quelli che si conservano più a lungo. Una buona idea può essere la frutta sciroppata. Il pane davvero fresco può essere congelato.

Pizza in casa e biscotti della nonna

La tendenza è emersa subito. Senza poter uscire, gli italiani riscoprono il pane e la pizza fatti in casa, fanno incetta di lievito di birra, ritrovano le ricette per i biscotti della nonna. È un modo per impiegare il tempo, contenere l’ansia, coccolare la famiglia e già che ci siamo evitare che i bambini e gli adolescenti si rimpinzino di junk food. Via libera dunque a biscotti artigianali, pane e marmellata, crostate e dolci fatti in casa. La farina è tornata a essere bene rifugio.

Occhio alla scadenza e alle ricariche

La spesa deve essere veloce ma la scadenza dei prodotti va controllata per quelli freschi. Prima di mettere nel carrello dieci confezioni di yogurt chiedetevi dunque quando questi andranno in scadenza. Se c’è un’alternativa a lunga scadenza, ad esempio per il latte, meglio prediligerla.

Rinviare i consumi superflui è consiglio sempre utile. La spesa senza stress è anche quella che permette di avere una certa scorta in casa di detergenti e saponi liquidi: meglio dunque comprare le ricariche, la confezione più semplice permette anche un certo risparmio. Così come, a parità di prodotti, di solito si risparmia con le confezioni più grandi. Meglio dunque (sempre che vi serva) una confezione grande che due piccole.

Attenzione poi ai rincari e a chi approfitta per aumentare i prezzi. Un fenomeno già oggetto di denunce. In caso di aumenti ingiustificati dei prezzi, meglio segnalarlo alle forze dell’ordine.

Spesa senza stress e acquisti online

Fare la spesa online è l’altra opzione che affianca il supermercato, dove si trova di tutto ma si incontrano lunghe code, e i negozi di quartiere, che hanno meno file all’ingresso ma moltiplicano le code da fare per due o per tre. Gli acquisti online, ribadisce l’Unc, sono utili a condizione naturalmente che il servizio funzioni.

«Di questi tempi ci segnalano che i siti di alcuni supermercati sono particolarmente affollati e difficili da contattare – denuncia l’associazione – Esistono, comunque, anche siti “specializzati” su determinate merceologie del food che consentono di fare ordini recapitati con puntualità».

Cosa comprare online? I prodotti confezionati dei quali si conosce la qualità, quelli ingombranti che rendono difficile fare la spesa per una persona sola. Via libera dunque a prodotti della carta, rotoli e carta igienica, igiene personale (shampoo, saponi, bagnoschiuma e deodoranti) e detersivi, conserve pasta, salse, prodotti sott’olio, olio e vini venduti da siti specializzati.