Cibo sicuro per garantire salute e sicurezza alimentare. Ogni anno nel mondo oltre 600 milioni di persone si ammalano a causa di alimenti contaminati da batteri e virus, da parassiti, da tossine o sostanze chimiche. E si contano 420 mila morti ogni anno per cibi non sicuri dal punto di vista igienico e sanitario. È questo il dato che fa da sfondo alla prima Conferenza internazionale sulla sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti, in corso oggi e domani ad Addis Abeba, in Etiopia. A organizzarla sono l’Unione Africana, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), l’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) e quella del commercio.
I leader, in apertura di Conferenza, hanno sottolineato la necessità di una maggiore cooperazione internazionale per evitare che il cibo non sicuro e contaminato causi problemi di salute e ostacoli i progressi verso uno sviluppo sostenibile. I dati sono drammatici: oltre 600 milioni di persone si ammalano ogni anno a causa di alimenti contaminati, e per la stessa ragione si contano 420 mila morti l’anno, dicono dalla Conferenza. Le malattie legate alle carenze igieniche e sanitarie degli alimenti sono un problema di salute, danneggiano l’economia, sovraccaricano i sistemi sanitari nazionali. La stima diffusa dalla Fao e dalle altre organizzazioni dice che l’impatto di alimenti non sicuri costa ogni anno alle economie a reddito medio-basso circa 95 miliardi di dollari in perdita di produttività.
“A causa di queste minacce, la sicurezza degli alimenti deve essere un obiettivo fondamentale in ogni fase della catena alimentare, dalla produzione, alla raccolta, alla lavorazione, allo stoccaggio, alla distribuzione, alla preparazione e al consumo”, dicono i partecipanti alla conferenza. Il tema “Il futuro della sicurezza alimentare” sarà ripreso in un secondo evento, il Forum internazionale sulla sicurezza degli alimenti e sul commercio, si terrà a Ginevra i prossimi 23-24 aprile.
“Non c’è sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti senza sicurezza alimentare – ha detto il Direttore Generale della FAO, José Graziano da Silva – Questa conferenza è una grande opportunità per la comunità internazionale di rafforzare gli impegni politici e concordare azioni chiave. Salvaguardare il nostro cibo è una responsabilità condivisa. Dobbiamo tutti fare la nostra parte. Dobbiamo lavorare insieme per aumentare la sicurezza degli alimenti nelle agende politiche nazionali e internazionali”.
La sicurezza degli alimenti è un tema globale. Nel cambiamento dei sistemi alimentari giocano i progressi tecnologici e i nuovi metodo di lavorazione, che permettono di migliorare l’alimentazione e la sicurezza del cibo, ma anche il cambiamento climatico e la globalizzazione della produzione, che portano nuove sfide alla sicurezza degli alimenti. E questa riguarda tutti. Ha detto Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’Organizzazione mondiale della sanità: “Il cibo non sicuro è responsabile di centinaia di migliaia di morti ogni anno, ma non ha ricevuto l’attenzione politica che meritava. Garantire alle persone l’accesso a cibo sicuro richiede maggiori investimenti in regole più rigorose, in laboratori, nella sorveglianza e nel monitoraggio. Nel nostro mondo globalizzato, la sicurezza degli alimenti è un problema che ci riguarda tutti“.
Obiettivo della conferenza è identificare azioni chiave per garantire la disponibilità e l’accesso a cibo sicuro adesso e in futuro. Tutto questo, dicono i promotori, richiederà un impegno rafforzato al più alto livello politico per aumentare la sicurezza degli alimenti nell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.