Home Notizie utili ESTATE 2018. CYBER SECURITY: 5 CONSIGLI PER STARE AL SICURO SOTTO L’OMBRELLONE

ESTATE 2018. CYBER SECURITY: 5 CONSIGLI PER STARE AL SICURO SOTTO L’OMBRELLONE

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Le vacanze estive sono un periodo critico per la cyber security: il relax, il sole e la sabbia spesso tengono lontani dai propri dispositivi e la tendenza è quella di leggere distrattamente notifiche e messaggi. Gli hacker però non vanno in vacanza e l’estate diventa quindi un momento incredibilmente ghiotto per i cyber criminali.

 

“Ormai hacker ed organizzazioni cyber criminali non puntano più ad attaccare le infrastrutture di rete aziendali, spesso notevolmente protette, ma il singolo utente, anche e soprattutto mentre è in ferie, con attacchi di phishing personalizzato grazie alla informazioni personali reperite attraverso i Web Tracker”, spiega Hassan Metwalley, founder di Ermes Cyber Security, startup nata come spin-off del Politecnico di Torino che, incubata presso I3P, ha sviluppato Ermes Internet Shield, una piattaforma brevettata in grado di identificare i web tracker e proteggere ogni dispositivo da essi.

I web tracker infatti possono essere utilizzati in maniera malevola per spiare costantemente le attività degli utenti online e raccogliere informazioni sensibili e privati, anche attraverso il fingerprinting, ovvero l’identificazione del tipo di dispositivo usato dall’utente per permettere attacchi informatici di phishing personalizzati e quindi più credibili e pericolosi.

Ecco dunque un piccolo ripasso di utili consigli da tenere a mente per vivere un’estate lontani dal phishing e dal furto d’identità online, anche mentre si è con i piedi a mollo.

  1. Nel dubbio non cliccate. Il phishing avviene nella maggior parte dei casi tramite l’invio di messaggi di posta elettronica che simulano, in grafica e contenuti, comunicazioni da parte di un ente, un istituto bancario o un provider noto all’utente di cui si tenta il furto dei dati: questo è possibile attraverso l’uso malevolo dei Web Tracker da parte degli hacker, che tracciano le abitudini degli utenti. Per questo è importante verificare sempre l’indirizzo mail da cui si riceve la comunicazionee, se non siete convinti, non cliccate per alcun motivo sui link proposti. Per sciogliere ogni dubbio è sempre meglio rivolgersi all’assistenza clienti dell’ente che ci ha inviato il messaggio di posta.
  2. Attenzione al social phishing. I social network sono una miniera di dati personali e di occasioni per gli hacker: ogni giorno gli account dei nostri amici vengono violati a loro insaputa e diventano essi stessi veicolo di “infezione”. Quindi quando un amico invia link dubbi, catene o richieste di aiuto, magari scritte in un italiano vacillante, non cliccatee non diffondete ad altri vostri contatti. Fermatevi piuttosto e chiedete spiegazioni al vostro amico prima di cliccare. A maggior ragione, non accettate richieste di amicizia da parte di contatti sconosciuti o dal profilo dubbio.
  3. Aggiornare password troppo deboli. L’utilizzo di password deboli facilita enormemente la vita degli hacker che possono intervenire con attacchi diretti a brute force (forza bruta). Un rischio serio è rappresentato anche dall’utilizzo di password identiche per diversi account. Prima di partire quindi è fondamentale fare un check e cambiare le password troppo vecchie o deboli, rendendole invece più complesse.
  4. Attenzione a dove vi connettete.Quando siete in viaggio, fate attenzione alle reti Wi-Fi pubbliche: connettendosi tramite hotspot wireless pubblici il rischio di essere subire attacchi hacker è più alto e si moltiplica la possibilità che qualche malintenzionato possa sottrarre dei dati al nostro dispositivo o infettarlo con un virus.
  5. Chiudere sempre la porta a chiave. Uscireste mai di casa senza chiudere la porta a chiave? Allo stesso modo vanno protetti i dispositivi elettronici. Durante l’estate ci si allontana spesso dal proprio smartphone e può capitare di lasciarlo incustodito, aumentando il rischio di furto. Per questo tutti i telefoni devono essere sempre protetti da un codice di sicurezzache ne renda quantomeno sicuro il contenuto; tutti gli account inoltre dovrebbero essere protetti da un sistema di autenticazione a doppio fattore.