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EDITORIA PROFESSIONALE, PER LA PRIMA VOLTA IL DIGITALE SORPASSA LA CARTA

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SANDRA RICCIO

Un mercato da 537 milioni di euro di fatturato, molto concentrato e con elevate barriere all’ingresso, rappresentato per i tre quarti dalle aree giuridica e fiscale. Sono i macro trend confermati dall’annuale Indagine sull’Editoria Professionale di Cerved-Databank, che quest’anno sancisce il sorpasso del digitale sulla carta. Nel 2018 infatti oltre il 60% del fatturato è stato realizzato nel segmento dell’editoria elettronica online e dei software gestionali, sempre più interattivi e integrati.

 

In particolare, in un contesto in cui i supporti tradizionali registrano segno negativo, l’editoria elettronica online – che include banche dati, servizi internet e portali tematici – cresce del 3% nel 2018, a oltre 200 milioni di euro di giro d’affari. Segue nel trend positivo il segmento dei software gestionali in ambito fiscale, aziendale, paghe, contabilità e nell’area legale – in aumento del 2,4%, a circa 130 milioni, grazie soprattutto allo sviluppo di proposte innovative e cloud che da una parte integrano i contenuti editoriali, come per esempio le banche dati, e dall’altra facilitano il professionista nella gestione del suo lavoro e dello studio, dalla fatturazione elettronica alla firma digitale e al processo civile telematico.

E secondo le proiezioni Cerved-Databank nel 2019 questa tendenza sarà ancora più marcata con l’editoria elettronica online prevista ancora in crescita del +5,7% e i software del 3,5%, fino a rappresentare il 65% di tutto il mercato dell’editoria professionale.

Un mercato, inoltre, in cui è sempre più strategico il rapporto tra gli editori e i professionisti, come dimostra il dato dell’Indagine Cerved Databank sul contesto distributivo che ribadisce il peso predominante (75% delle vendite complessive) del canale diretto, per il 45% rappresentato dal door to door svolto dagli agenti di vendita e per il 30% dall’e-commerce e dalle vendite per corrispondenza.

In questo contesto di mercato, caratterizzato da una forte spinta alla digitalizzazione dei contenuti, Giuffrè Francis Lefebvre consolida la sua leadership tra i quattro grandi player del settore, che insieme presidiano il 57% del mercato. Sono proprio l’Integrazione tra editoria tradizionale ed elettronica e l’innovazione le leve strategiche su cui GFL punta per continuare a crescere, forte di una consolidata struttura redazionale, di una rete di autori molto qualificati e dell’appartenenza a un Gruppo internazionale – Lefebvre Sarrut – che ogni anno investe oltre 50 milioni di euro, il 10% circa del proprio fatturato, in ricerca e sviluppo.

«La fotografia scattata dalla ricerca dimostra la lungimiranza del cammino intrapreso da Giuffrè Francis Lefebvre, che grazie a un management team molto unito oltre che estremamente competente e a forti investimenti in innovazione sta da tempo sviluppando un ecosistema integrato di editoria cartacea, digitale e software abilitanti al servizio dei professionisti – ha commentato Stefano Garisto, Direttore Generale di Giuffrè Francis Lefebvre – Il metodo GLF si fonda infatti sia sulla carta stampata che offre opportunità di approfondimento e commento di autori sempre autorevoli sia sul digitale per fornire risposte veloci e soluzioni abilitanti alle continue novità fiscali e legali. Una presenza capillare sul territorio e sul web ci permette inoltre di comprendere meglio le necessità dei professionisti, anche attraverso i big data, e usarle per rafforzare continuamente la nostra offerta».