Agli italiani piace “verde” anche quando si tratta di fare le pulizie. Detergenti e detersivi che evidenziano in etichetta un ridotto impatto ambientale e si presentano come “ecologici”, vegetali, green, con meno plastica o biodegradabili, registrano un boom di vendite: più 8,8% a valore durante il 2017. La tendenza “green” guida la scelta dei prodotti per la pulizia domestica e fa crescere detersivi e detergenti ecosostenibili, che rispondono a nuove tendenze di consumo. A dirlo è la terza edizione dell’Osservatorio Immagino, che ha individuato in super e ipermercati italiani oltre 7.900 prodotti “ecologici” per la cura casa.
Le vendite dei prodotti che evidenziano in etichetta il loro ridotto impatto ambientale sono aumentate dell’8,8% a valore nel corso del 2017. Fra le caratteristiche esibite in etichetta, registrano le migliori performance di vendita i claim vegetale (+17,2% nelle vendite a valore di prodotti e strumenti per la detergenza), biodegradabile (+19,3%) e meno plastica(+28,1%).
L’Osservatorio ha dedicato un approfondimento al mondo della cura casa “green”, composto dai prodotti (come detergenti per bucato, stoviglie e superfici, deodoranti per l’ambiente, prodotti per la cura di tessuti e accessori) che evidenziano sulle confezioni almeno una caratteristica ecologica, come “senza nichel”, “senza fosfati”, “vegetale”, “meno plastica” o “biodegradabile”. Si tratta di un universo in forte espansione, composto da oltre 500 fra detergenti e detersivi che esibiscono almeno un claim ecologico. Dice l’Osservatorio: “Oggi, complessivamente, questi prodotti ecosostenibili incidono per il 5,5% sul giro d’affari totale del cura casa e ne rappresentano il segmento più dinamico: nel corso del 2017 le vendite, infatti, sono salite dell’8,8% a valore. Una performance nettamente migliore rispetto al -0,8% espresso dal settore della cura casa nella sua totalità”.
I consumatori preferiscono prodotti “naturali” e vegetali e fanno più attenzione all’impatto ambientale delle scelte di consumo che fanno. Sugli scaffali dei supermercati trovano ora un ampio assortimento di prodotti “green”, spesso con etichette che esibiscono più proprietà, perché in molti casi le confezioni presentano un “mix” di claim e di informazioni che premiano le vendite. L’Osservatorio Immagino ha rilevato i sette claim “ecologici” che compaiono sulle etichette dei 7.941 prodotti per la cura della casa presentati come “green”.
Il claim ecologico più diffuso è l’indicazione “vegetale”, che connota quasi il 3% dei prodotti monitorati, generando il 2,4% delle vendite realizzate dal comparto cura casa in ipermercati e supermercati nel 2017. I prodotti e gli strumenti per la detergenza presentati come “vegetali” hanno chiuso l’anno scorso con un tasso di crescita alto (+17,2%), mettendo a segno una progressione significativa in detergenza bucato, stoviglie e superfici. Secondo claim per diffusione, ma primo per giro d’affari dei prodotti che lo evidenziano sulla confezione, è “biodegradabile”, riferito alla composizione del packaging o a quella dei prodotti. L’Osservatorio l’ha trovato sul 2,7% dei prodotti, che rappresentano il 2,6% delle vendite a valore. E le loro vendite hanno registrato nel 2017 una crescita sostanziosa: +19,3% a valore. Il record di aumento delle vendite spetta ai prodotti con “meno plastica”, che hanno chiuso lo scorso anno con un +28,1% a valore e che sfiorano l’1% del giro d’affari complessivo di questo segmento di mercato.