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COVID19 E BOLLETTE, DA PARTE DEL GOVERNO SERVE CORAGGIO NELLE SCELTE

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Sul tema delle Covid19 e bollette il Governo ha manifestato finora poco coraggio nelle azioni per alleviare concretamente la pressione sulle famiglie

Mauro Zanini

Per far fronte a questa emergenza COVID , con il trascinamento del blocco delle attività di una parte  del paese, in queste giorni il Governo sta definendo il Decreto di Maggio  con un grosso intervento a sostegno delle famiglie ed imprese per favorire la ripresa e reggere all’urto traumatico di questa gravissima emergenza sanitaria ed sociale.

 

Le azioni del Governo

Il Ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli in questi giorni ha fatto intendere a più riprese che metteranno risorse pubbliche per l’energia, idrico e rifiuti. Anche la segnalazione di Arera 136/2020 del 24 aprile al Governo e Parlamento, rafforza l’input al  Ministro del MISE di intervenire con risorse pubbliche per sopperire al costo delle bollette elettriche delle piccole imprese (artigiani, professionisti, negozi, servizi) vittime del blocco di sospensione attività per un costo stimato di 600 milioni di euro con un possibile riduzione delle bollette per il trimestre aprile-giugno di oltre il 70 % azzerando per quel periodo le componenti fisse di trasporto e gestione contatori e degli oneri generali di sistema.

In questo provvedimento di emergenza nulla viene previsto per le utenze domestiche. Fra le ipotesi, in fondo alla segnalazione, Arera evidenzia anche l’opzione di intervenire sulla riduzione strutturale del costo energia con parziale fiscalizzazione sia per le utenze domestiche che per il non domestico.

Troppo poco per le famiglie

Ora appare chiaro che la volontà del Ministro Patuanelli e del Governo  in queste ore stia rinunciando, deludendo le aspettative create, all’obbiettivo preannunciato un mese e mezzo fa per ridurre le bollette in modo “strutturale”. E’ un  errore che non venga  dato un forte segnale di equità per ridurre le bollette delle famiglie italiane e delle piccole imprese “cosi come chiesto da tante rappresentanze dei consumatori e delle imprese e come anche suggerito da Arera nel nov.2018 ,intervenendo sugli “oneri di sistema” delle bollette elettriche (agevolazioni dei regimi tariffari speciali ferroviari, delle imprese energivore e dismissione oneri nucleari) traslandoli  sulla fiscalità generale, un operazione di pulizia e trasparenza che solo questa può aiutare la ripresa e la “competitività duratura “del nostro paese. Auspichiamo che il Governo, nel suo insieme, riveda e opzioni questa soluzione “lungimirante “anche per tappe  in un biennio e comunque si assuma “impegni certi”.

Le richieste

Auspichiamo venga accolta la proposta avanzata di Arera al Governo/Parlamento di rinnovare in “automatico” per quelle utenze domestiche per le quali scade il bonus energia, gas, acqua dal 1 marzo al 31 dicembre 2020 e che rientrano nei requisiti ISEE e/o possessori del reddito o pensione di cittadinanza, evitando adempimenti amministrativi a seguito del blocco degli spostamenti e anticipando la norma già prevista di erogare automaticamente, come previsto, dal 1 gennaio 2021 i bonus di cui sopra tramite convenzione INPS e SII Servizio informativo integrato-Acquirente Unico.

Andrebbe prevista inoltre una campagna mediatica nazionale affinché chi ha perso o perde il posto di lavoro o subisce variazione del reddito del nucleo famigliare superiore al 25% possa far domanda per avere diritto ai bonus con il calcolo dell’ISEE “corrente “in luogo di quello ordinario per poter aver diritto ai bonus.

Infine per ridurre il fenomeno della morosità nelle utenze domestiche in questa emergenza pandemica, bisogna agire anche “a monte“ e prevenirla. Riteniamo fondamentale dare la possibilità di sospensione volontaria su richiesta individuale e temporanea delle bollette energia, gas, acqua e rifiuti a chi è in difficoltà economica con una “casistica limitata e ben definita “con un piano di rientro certo ed esigibile.