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COSA CERCANO I RAGAZZI SUL WEB?

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Con l’entrata in vigore, lo scorso 25 maggio, del Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali (GDPR, General Data Protection Regulation), un’attenzione particolare è stata posta alla tutela degli utenti più giovani del web. In tal senso per tutti quei genitori che sono in cerca di consigli su come seguire i propri figli quando navigano su Internet, alcune informazioni utili arrivano da una recente indagine condotta da Kaspersky Lab, azienda di sicurezza informatica che opera a livello globale da oltre vent’anni.

I risultati emersi dalla ricerca riguardano il periodo compreso tra novembre 2017 e maggio 2018. In questo lasso di tempo sono stati analizzati in forma anonima le ricerche effettuate sul web da ragazzini di età compresa tra i 6 e i 14 anni e che parlano le dieci lingue più popolari al mondo. I dati scaturiti dal monitoraggio sono stati rilevati dai sistemi di ‘parental control’ (‘controllo genitori’) installati sui computer dei genitori dei ragazzi.

Quali sono i contenuti più ricercati?

Dallo studio è emerso che video e audio sono i contenuti più ricercati su internet dai ragazzi (17%). La categoria comprende servizi di streaming, video blogger, serie tv e film. Al secondo posto si classificano i siti di traduzione (14%), seguiti da social network, servizi di messaggistica ed email (10%). ‘Solo’ quarto posto, invece, per i siti di giochi (9%). Quello relativo all’uso dei social network è un dato che deve far riflettere. Nonostante l’entrata in vigore del GDPR abbia spinto alcuni Paesi europei a introdurre una serie di limitazioni per gli adolescenti che accedono a canali social come ad esempio Facebook, quanto emerso dallo studio di Kaspersky Lab dimostra che le nuove restrizioni sono estremamente facili da aggirare.

Quali sono i siti potenzialmente dannosi?

Per quanto riguarda la classifica delle categorie che possono presentare maggiori rischi durante la navigazione, proponendo ad esempio contenuti inappropriati per l’età dei ragazzi, al primo posto tra i siti visitati dai PC con il ‘controllo genitori’ attivato ci sono social media, servizi di messaggistica ed email (60% dei casi), seguiti da software, audio e video (22%, +16% rispetto allo scorso anno, cercati soprattutto digitando parole in inglese). Novità al terzo posto, con la categoria “alcol, tabacco e siti web sulle droghe” (6%), altro dato che deve invitare i genitori a prendere sempre più sul serio l’importanza di monitorare, con le dovute maniere, cosa fanno e cosa cercano i loro figli quando navigano sul web.

Cresce l’uso di internet su smartphone

Una delle tendenze che emerge maggiormente dallo studio è l’uso, anche da parte dei più piccoli, di dispositivi mobile per connettersi a Internet. Con lo smartphone i ragazzini cercano soprattutto siti di giochi, che invece compaiono in sempre meno ricerche sui computer.

A quali rischi devono stare attenti i genitori?

In generale, sebbene molti dei contenuti monitorati dalla ricerca siano risultati innocui, considerato il tempo sempre più esteso che i ragazzini passano sul web, il rischio che si imbattano in immagini o video non adatti alla loro età (come ad esempio contenuti violenti o pornografici) è sempre più elevato. E ciò vale soprattutto d’estate. Con la chiusura delle scuole, infatti, i bambini hanno più occasioni per chattare con lo smartphone o cercare in rete un nuovo videogame. Motivo per cui l’attenzione che devono prestare loro i genitori non può assolutamente andare in vacanza.

Autore: Rocco Bellantone