Home Notizie utili CONTO CORRENTE, BANKITALIA: COSTO MEDIO DI 79,4 EURO, PER QUELLO ONLINE 15...

CONTO CORRENTE, BANKITALIA: COSTO MEDIO DI 79,4 EURO, PER QUELLO ONLINE 15 EURO

293
0

I conti correnti costano in media poco meno di 80 euro nel 2017, in leggera crescita rispetto all’anno precedente. Per quelli online, la spesa media di gestione è di poco superiore ai 15 euro, mentre i conti postali si attestano a poco meno di 50 euro. I dati vengono dalla Banca d’Italia nell’indagine annuale sull’onerosità dei conti correnti per le famiglie. L’Unione Nazionale Consumatori commenta: “Temiamo che l’aumento sia sottostimato).

 

L’indagine, spiega la Banca d’Italia, stima la spesa media di gestione di un conto corrente calcolata sull’operatività svolta da un campione rappresentativo di clienti, e rileva gli oneri e le commissioni effettivamente addebitati nel corso di un anno sulle aperture di credito in conto corrente e sugli scoperti di conto. Per il 2017 la spesa media di gestione di un conto corrente bancario è cresciuta di circa 1,8 euro rispetto all’anno precedente, attestandosi a 79,4 euro. “La crescita – spiega Bankitalia – deriva dai maggiori canoni di base ed in misura minore dai maggiori canoni per le carte di credito e di debito”. La spesa di gestione dei conti correnti on line è stata pari a 15,3 euro, 0,6 euro in più rispetto all’anno precedente; per i conti postali, la spesa di gestione si è attestata a 49,8 euro per un incremento complessivo di 2,1 euro.

“Una pessima notizia, anche se l’aumento temiamo sia sottostimato – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – Un dato negativo specie perché a peggiorare sono i canoni base, che colpiscono soprattutto il cliente medio, che non fa un numero di operazioni elevate. L’indagine, poi, monitora i costi standard, come i canoni delle carte di credito o le commissioni pagate per le operazioni tradizionali  – prosegue Dona – Se vengono introdotti nuovi e originali balzelli che non attengono alle spese di scritturazione delle operazioni, temiamo sfuggano alla rilevazione di Bankitalia. Ecco perché pensiamo che il rialzo sia ben maggiore rispetto a quello registrato”.