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COMMISSIONE UE: ARRIVANO NUOVE ETICHETTE ENERGETICHE. PIÙ INFORMAZIONI PER I CONSUMATORI

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La Commissione europea ha adottato sei regolamenti delegati contenenti le nuove etichettature energetiche per lavapiatti, lavatrici-asciugatrici, lampade, dispaly elettronici (inclusi schermi TV) e frigoriferi domestici e commerciali, sulla scorta del regolamento 2017/1369 che ha eliminato la scala da “A+++” a “G” introducendo quella da “A” a “G”.

Un elemento di novità assoluta rispetto alla precedente etichettatura sarà la presenza di un “QR code”grazie al quale i consumatori potranno ottenere informazioni supplementari a carattere non commerciale sui prodotti che intendono acquistare. Questi dati saranno inseriti dal produttore in un database europeo che sarà a disposizione di tutti i cittadini europei nel corso dei prossimi mesi.

 

Il settore privato e le associazioni dei consumatori potranno fornire delle applicazioni che siano d’aiuto nella decisione d’acquisto, per esempio calcolando il costo sulla durata e la comparazione di differenti prodotti.

A seconda del prodotto, le etichette energetiche indicheranno, oltre che al consumo energetico, anche informazioni relative a l’energia o ad altri aspetti, grazie al supporto di immagini intuitive che agevolano la comparazione dei prodotti e una scelta più consapevole.

L’Europarlamento e il Consiglio Ue hanno ora due mesi di tempo per esprimere eventuali obiezioni, in assenza delle quali i regolamenti delegati saranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale europea. Le nuove etichette dovranno poi comparire sui prodotti in commercio entro il 1° marzo 2021.

La Commissione prevede anche di adottare il prossimo luglio un pacchetto di 11 regolamenti ecodesign, che copriranno 6 gruppi di prodotti con nuove etichette (appunto lavapiatti, lavatrici-asciugatrici, lampade, display elettronici e frigoriferi domestici e commerciali) e 5 senza etichette (motori elettrici, trasformatori, server e dispositivi di immagazzinamento dati, alimentatori e attrezzature per saldatura).

In base alle proiezioni di Bruxelles, l’etichettatura energetica e l’ecodesign dovrebbe permettere alla Ue un risparmio energetico aggiuntivo di 94 TWh all’anno dal 2030.

Le novità introdotte non soddisfano pienamente le aspettative dei gruppi parlamentari europei. Dario Tamburrano, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, relatore del regolamento Ue da cui derivano le nuove etichette, sottolinea che “La Commissione europea non ha utilizzato le varie possibilità offerte dal regolamento: prima fra tutte, quella di indicare sull’etichetta la capacità di un elettrodomestico di essere ‘intelligente’, cioè di accendersi quando l’energia è più abbondante e meno cara, così da aiutare sia il portafoglio sia l’integrazione delle discontinue energie rinnovabili nella rete elettrica. Eppure si tratta di una funzione essenziale per consentire l’interazione fra il cittadino e la rete elettrica prevista dalla nuova direttiva sul mercato elettrico”.