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COME TI BLINDO IL TABLET, OVVERO NATIVI DIGITALI VS GENITORI PREOCCUPATI

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Dire che Internet abbia occupato le nostre vite può risultare un assunto ormai scontato al punto che molte delle attività svolte nella quotidianità vengono mediate dalla rete quasi senza accorgersene. Il cellulare, o meglio, lo smartphone, è sicuramente lo strumento che ha permesso questa clamorosa pervasività più di qualsiasi altro perché ci permette di avere sempre a portata di mano uno schermo e una connessione per visualizzare qualsiasi informazione o gestire qualsiasi situazione. Un grande passo avanti, in termini di comodità e velocità nelle interazioni, per gli adulti e un’enorme potenzialità di conoscenza e stimoli anche i più piccoli, anzi piccolissimi utenti del web.

 

Per chi ha vissuto la rivoluzione apportata dagli smartphone, infatti, Internet rappresenta per esempio un modo per pagare un bollettino, prendere il numero per fare la fila, prenotare un biglietto per il cinema, verificare gli orari dei mezzi pubblici o dei prossimi treni in partenza, leggere un giornale o un libro in attesa dal dentista.

I “nativi digitali”, coevi di smatphone e tablet, la rete rappresenta molto di più: è l’occasione per imparare in modo nuovo, recepire stimoli, conoscere. I bambini in età prescolare toccano istintivamente lo schermo del tablet e con naturalezza fanno esperienza con gli oggetti che vi appaiono come se fossero reali. Assumono che sia normale ricevere reazioni al tocco, al punto da aspettarsi che tutto ciò che li circonda sia interattivo e rispondente agli stessi gesti che usano per interagire con i tablet (S. Dini- L. Ferlino).

Da lungo tempo però si dibatte sul fatto che sia giusto o sbagliato dare in mano ai bambini, tra l’altro sempre più piccoli, strumenti connessi alla rete. Ferma restando l’importanza imprescindibile di proporre loro tutte le attività che li conducano alla scoperta della realtà, alla costruzione dello schema corporeo, alla manipolazione, al pasticciamento, ecc., i dispositivi con touchscreen permettono di far scoprire l’informatica anche ai più piccoli, che interiorizzano i gesti tipici degli smartphone (strisciata, zoom con due dita, doppio tocco, e così via) semplicemente osservando i più grandi.

Se si desidera acquistare un dispositivo digitale adatto ai più piccoli, ci si può affidare ad un ampio assortimento. Si tratta, come precisa idealo in un articolo comparso sul webmagazine, di tablet con una grandezza dello schermo che va dai cinque ai sette pollici, dotati di custodia esterna in gomma o plastica inclusa, icone più grandi e una grafica molto colorata.

Assodato quindi che il tablet, strumento sempre più tra le mani dei bambini, è né più né meno di una scatola di giochi, il compito di riempirla nel modo giusto spetta ai genitori.

Nell’immenso panorama di App che possono coadiuvare l’apprendimento, se ne possono trovare altrettante che sono in grado di garantire ai genitori, anche ai più appresivi, una certa sicurezza della navigazione da parte dei piccoli utenti. Si tratta di servizi pensati per limitare l’accesso a contenuti specifici per tutelare la sicurezza dei bambini e dei contenuti stessi.

Proviamo a fare una carrellata di quelle che sono state considerate le migliori App di parental control nello scorso anno, tendendo sempre presente che tra i tanti pregi possono esserci anche dei punti di debolezza che vanno considerati.

Kids Place Parental Control è un’app che consente di limitare l’accesso e di selezionare le app e le funzioni che si desiderano rendere disponibili sullo smartphone o sul tablet quando sono nelle mani di un bambino. Offre inoltre la possibilità di disattivare le connessioni wireless o riavviare automaticamente le app quando chiuse accidentalmente.

Kid’s Shell permette di limitare l’accesso dei bambini a determinati contenuti presenti sul dispositivo. Con la Modalità sicurezza bambini è possibile creare un’interfaccia personalizzata nella quale inserire le applicazioni che si vogliono rendere disponibili ai bambini. Con la versione a pagamento si hanno delle opzioni aggiuntive come il blocco delle chiamate in arrivo o nascondere la barra di notifica.

Spazio Bimbi Parental Control, aiuta a proteggere i dati personali e non permette ai piccoli di fare download da soli o navigare su siti non adatti. Per maggiore protezione, dopo l’installazione è necessario impostare un codice PIN di sicurezza.

Serratura AppLock mette al sicuro dalle manine dei bambini app, SMS, email, foto e qualsiasi altro file presente sul dispositivo. L’app permette inoltre di personalizzare lo sfondo, bloccare chiamate in entrata e Play Store, attivare il blocco automatico ad un’ora prestabilita.

Screen Time consente di regolare il tempo passato davanti allo schermo impostando un timer per applicazioni specifiche o il blocco di alcune di esse in determinati momenti della giornata (ad esempio l’accesso ai social nell’orario scolastico).