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CASA E CIBO, I CONSUMI DEGLI ITALIANI NEL 2021

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Casa e cibo spiegano più di altro i consumi degli italiani nell’anno appena iniziato. 2021, l’anno che verrà: analisi di Coop-Nomisma sui comportamenti e gli stili di vita dopo la pandemia

Sabrina Bergamini

Casa e cibo spiegano più di altro i consumi degli italiani nell’anno appena iniziato. La Coop parla di cibo del next normal, di casa come uno dei capisaldi del post Covid. I consumi dedicati a casa e cibo sono dunque simbolo del cambiamento che gli italiani hanno attraversato nell’anno della pandemia e delle tendenze che seguiranno nell’anno appena iniziato.

 

Tutto questo mentre la “vita online” degli italiani è un dato acquisito.

Casa e cibo, una sintesi

«La casa e il cibo rimangono dei caposaldi nel post-Covid; così ristrutturazioni, domotica e acquisti di elettrodomestici figurano ai primi posti nella lista dei desideri e lo “slow cooking” che ha dominato nel 2020 continua a rafforzarsi aiutando gli italiani a spendere meno, difendendo qualità e salubrità – dice la Coop – Il cibo sulla tavola degli italiani è prima di tutto sostenibile, ma questo concetto si fa più articolato e include a fianco del generico rispetto per l’ambiente l’aggiunta  di produzione locale e di filiera controllata. Compare anche il principio della giusta remunerazione per i vari attori della filiera».

Lo spaccato emerge dal sondaggio “2021, l’anno che verrà” svolto in collaborazione Coop-Nomisma e nell’indagine “2021 Restart. Il nuovo inizio per l’Italia e gli italiani”. Casa e cibo spiegano più di altro l’orientamento dei consumi.

I consumi degli italiani

Il cibo è metafora dell’Italia e degli italiani, spiega la Coop, e insieme alla salute e alla casa rimane l’ultimo argine alla riduzione dei consumi.

Il 2020 si chiude infatti con un calo del 10% dei consumi e il 2021 vedrà una ripresa stimata nel 4,9% che però non permetterà di riguadagnare i livelli e la composizione della spesa pre-Covid.

I consumi in lenta ripresa si concentreranno su casa, salute e digitale. Andranno giù la spesa per i trasporti e per l’abbigliamento e le calzature.

«La casa rimane uno dei caposaldi nel post-Covid; uno su 5 sogna la domotica, quasi 4 su 10 ragionano su ristrutturazioni o efficientamento energetico, e ai primi posti nella lista dei desideri compaiono anche le spese per rinnovare l’arredamento, i grandi elettrodomestici (lavatrice, lavastoviglie…) e persino i robot da cucina – dice la Coop – Il digital jump non si interrompe, ma trova invece nuova linfa anche nelle previsioni 2021: quasi un italiano su 2 investirà su nuovo smartphone, tablet, pc, smart tv; anche i pagamenti on line, l’e-grocery e il delivery saranno sempre più frequenti. Gli italiani sembrano sempre più alla ricerca di nuove soluzioni effettivamente smart».

Il cibo, la cucina e la sostenibilità

Il cibo sarà nella cucina di casa e sostenibile. Gli italiani hanno affrontato la pandemia in casa cucinando più di prima, impastando e infornando. Ora mettono insieme una cucina casalinga che serve a spendere meno ma anche a garantire la qualità del cibo cucinato di persona.

«Continua l’onda lunga dello “slow cooking” la nuova strategia degli italiani per spendere meno, acquistando più ingredienti di base e meno piatti pronti, e contemporaneamente difendere qualità e salubrità del proprio cibo spesso cucinandolo da sé».

Le spese si concentreranno dunque soprattutto sugli alimenti prodotti con materie prime italiane o sostenibili, nonché con ingredienti freschi – opzioni indicate rispettivamente dal 53%, dal 48% e dal 52% del campione di executive della filiera alimentare intervistati. La sostenibilità si accompagna alla produzione del territorio e al controllo della filiera.

«Proprio il concetto di prodotto sostenibile però si fa più articolato e al generico rispetto dell’ambiente si affiancano il concetto di produzione locale o legata al territorio (il 50% abbina questo tema alla sostenibilità) e una filiera controllata (49%) – dice la Coop – Compare anche il principio della giusta remunerazione per i vari attori della filiera (la cita abbinata alla sostenibilità il 47% del campione)».

2021 e stili di vita

Per il 2021 si profila uno stile di vita più salutare, improntato alla sobrietà, più attento alle opportunità digitali.

Nelle intenzioni degli italiani per i comportamenti quotidiani si afferma uno stile di vita più salutare: il 46% degli intervistati dice che si sposterà ogni giorno a piedi, il 42% farà attività fisica, il 20% frequenterà spa e centri benessere. Il 35% dice che farà attenzione alla sostenibilità degli abiti. Il 28% che dedicherà più tempo a parenti anziani non autosufficienti, il 26% ai propri figli.

La casa, come detto, sarà ancora il luogo della quotidianità – per la pandemia e per le difficoltà economiche.

Oltre 4 italiani su 10 dicono però che nei prossimi 12 mesi viaggeranno più spesso. C’è voglia di tornare alla socialità live, a musei e cinema, a serata in compagnia – agognate da oltre un terzo degli italiani.