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CARTE, CONTACTLESS E SMARTPHONE: AGLI ITALIANI PIACE “PAGARE DIGITALE”

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Gli italiani usano sempre di più la carta per effettuare pagamenti. Nel 2018 i pagamenti con carta in Italia salgono a 240 miliardi di euro, pari al 37% dei pagamenti delle famiglie italiane, con una crescita del +9%. Il numero di transazioni pro capite è di 69,6 rispetto alle 60 del 2017.

 

Tuttavia, dichiara Alessandro Perego, Responsabile Scientifico degli Osservatori Digital innovation Politecnico di Milano che ha realizzato la nuova edizione dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce: “La crescita, seppure più alta della media europea, non risulta ancora sufficiente per permettere all’Italia di scalare la classifica europea, ben lontana dai paesi più performanti come Danimarca, Svezia e Regno Unito, che registrano oltre 300 transazioni pro capite all’anno. È positivo però osservare che, confermando il trend degli ultimi anni, scende il valore medio di ogni transazione che si attesta intorno ai 57 €/transazione rispetto al 60,5 €/transazione registrati nel 2017”.

In questo contesto di sostanziale crescita per i digital payment, emergono i pagamenti contactless: nel 2018 in Italia sono state effettuate oltre 1 miliardo di transazioni senza contatto da parte dei possessori di carte contactless, per circa 47 miliardi di euro di transato complessivo.

I pagamenti presso i punti vendita attraverso il cellulare (Mobile Proximity Payment) crescono in maniera esponenziale (+650%) e raggiungono i 530 milioni di euro transati nel 2018, con oltre 15,6 milioni di transazioni effettuate. Raddoppiano, inoltre, sia il numero di persone che l’hanno utilizzato (1 milione in totale a fine 2018) sia la spesa annuale media, che supera i 500€ per persona.

Il mercato del Mobile Remote Payment (pagamenti di ricariche telefoniche, bollette, bollettini, parcheggi, biglietti del trasporto, noleggi auto, taxi, etc. attraverso il cellulare) raggiunge i 900 milioni di euro di transato con una crescita del 10%, confermando il rallentamento nell’incremento già mostrato nel 2017. È un mercato che si dimostra maturo, ma che potrà comunque aumentare nei prossimi anni sia nell’utilizzo da parte degli utenti sia nel numero di comuni in cui i servizi saranno attivi e fruibili.

Ormai da qualche anno il mondo dei pagamenti consumer sta vivendo una profonda trasformazione. Se all’inizio si pensava che i pagamenti da smartphone potessero essere la conclusione di questo percorso di mutazione, oggi si prospettano ulteriori innovazioni che cambieranno il nostro modo di pagare.

La trasformazione in atto è spinta non soltanto dalle innovazioni tecnologiche, di device e di processi, ma anche dall’aumento della competizione. Oltre agli attori tradizionali, entrano in questo mercato – con servizi di pagamento – Big Tech, device manufacturer, marketplace online, social network, piattaforme di messaggistica istantanea. Oltre a queste tipologie di attori nascono sempre più nuove aziende fintech specializzate nei pagamenti che spesso riscuotono alto interesse tra gli investitori e tra il pubblico.

In parallelo a queste tendenze già in atto, la competizione nel mondo dei pagamenti viene ulteriormente facilitata anche dalla normativa. Nuove regolamentazioni, basate sul concetto di Open Banking e sul paradigma tecnologico dell’Open API, sono infatti in fase di recepimento in Europa (PSD2) così come nel resto del mondo.