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C’ERA UNA VOLTA IL MARE, POI È ARRIVATA LA PLASTICA

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C’era una volta il mare. Poi sono arrivate le stoviglie usa e getta. Ogni 100 metri di spiaggia si trovano 34 fra piatti, bicchieri, posate e cannucce di plastica monouso e 45 bottiglie. Oltre a una buona dose di pezzi di plastica e polistirolo, tappi, cotton fioc, mozziconi di sigaretta e pure materiali da costruzione. In pratica per ogni passo sulla spiaggia si incrociano più di cinque rifiuti, dieci al metro, un frammento al passo. Sono i dati diffusi oggi da Legambiente che ha presentato a Fiumicino l’indagine Beach Litter 2019.

 

E c’è da considerare che il fenomeno dei rifiuti spiaggiati è solo la punta dell’iceberg. I rifiuti in spiaggia e sulla superficie del mare rappresentano appenail 15% di quelli che entrano nell’ecosistema marino, mentre la restante parte galleggia o affonda. L’indagine di Legambiente presenta una situazione critica per molti arenili. “Su 93 spiagge monitorate, per un totale di circa 400mila metri quadri, pari a quasi 60 campi di calcio, sono stati trovati una media di 968 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia (sono 90.049 i rifiuti censiti in totale) – spiega Legambiente – L’81% è rappresentato dalla plastica (784 rifiuti ogni 100 metri) e per una spiaggia su tre la percentuale di plastica eguaglia o supera il 90% del totale dei rifiuti monitorati”.

La classifica dei rifiuti trovati sulle spiagge dice che al primo posto in top ten ci sono pezzi di plastica e polistirolo, ma anche tappi e coperchi di bevande (se ne trovano 1 per ogni metro di spiaggia), mozziconi di sigarette (è stato trovato l’equivalente di 359 pacchetti di sigarette in 9 km), cotton fioc (il 7,4% di tutti i rifiuti monitorati) e materiale da costruzione (con oltre 4mila rifiuti legati a sversamenti illegali in piena spiaggia). E non manca l’usa e getta di plastica, che se disperso nell’ambiente rappresenta uno dei principali nemici del mare:  ogni 100 metri di spiaggia si trovano 34 stoviglie (piatti, bicchieri, posate e cannucce) e 45 bottiglie di plastica. Sono oltre 10mila in totale le bottiglie e contenitori di plastica per bevande, inclusi i tappi (e anelli) censiti sulle spiagge, sostanzialmente la tipologia di rifiuti più trovata in assoluto.

L’indagine Beach litter è stata presentata questa mattina a Fiumicino, presso la spiaggia Coccia di Morto, nel corso dell’anteprima di Spiagge e Fondali Puliti – Clean Up The Med, la campagna di Legambiente che vedrà nel prossimo week-end migliaia di volontari in azione in oltre 250 località, in Italia e nel Mediterraneo, per ripulire i nostri litorali dai rifiuti. È stata una pulizia speciale perché realizzata da Legambiente e The Walt Disney Company Italia, ospite d’eccezione Forky, una forchetta trasformata in giocattolo tra i protagonisti di Toy Story 4, il nuovo film Disney•Pixar diretto da Josh Cooley, prodotto da Jonas Rivera e Mark Nielsen, nelle sale italiane dal 26 giugno.

Commenta il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani: “Siamo stati i primi paesi in Europa a mettere al bando gli shopper in plastica, e abbiamo anticipato la direttiva europea per i cotton fioc di plastica e le microplastiche nei prodotti cosmetici. Ora però è il momento di alzare l’asticella e recepire al più presto la nuova Direttiva europea con obiettivi e target di riduzione ancora più ambiziosi. Insieme a questo bisogna promuovere innovazione e ricerca nell’ottica dell’economia circolare; stimolare l’industria e le aziende a farsi carico di questa emergenza; aumentare la qualità della raccolta differenziata e del riciclo; guidare i cittadini e i consumatori a prevenire i rifiuti, a non abusare della plastica e adottare stili di vita più sostenibili. È necessario che le tre gambe, governi nazionale e locali, industria e consumatori, sorreggano insieme la sfida impegnativa che ci aspetta: diminuire l’enorme pressione che l’uomo esercita sui mari, gli oceani e i suoi abitanti”.