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BOLLETTE LUCE, ACQUA E GAS: MAI PIÙ MAXICONGUAGLI

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L’Arera ha integrato le disposizioni contenute nella legge di bilancio. Gli operatori non potranno più chiedere gli addebiti di consumi oltre i due anni

di Gabriella Lax – Novità che riguardano le bollette pazze di luce, acqua e gas: saranno prescrivibili in ogni caso i consumi superiori a 2 anni. L’Arera ha integrato le disposizioni contenute nella legge di bilancio. Questo significa che gli operatori, dopo questo periodo, non potranno più chiedere gli addebiti.

Bollette luce, acqua e gas, prescrivibili in ogni caso sopra i due anni

 

Niente più ai maxi conguagli nelle bollette relativi a consumi di anni passati. L’Arera, recependo una norma prevista dell’ultima legge di Bilancio, ha chiarito che al dal primo gennaio 2020 i clienti di energia e gas e gli utenti del servizio idrico integrato possono “in ogni caso” eccepire la prescrizione per importi fatturati relativi ai consumi più vecchi di 2 anni. Da qui la necessità di integrare l’informativa ai clienti e agli utenti che venditori e gestori devono inserire all’interno delle fatture, anche in caso di procedure di messa in mora, nonché in caso di risposta ai reclami scritti dei clienti e degli utenti in merito.

Bollette, la normativa precedente

Cosa succedeva prima? La prescrizione per i consumi relativi a periodi superiori ai 2 anni veniva esclusa nei casi in cui la mancata o erronea rilevazione dei relativi dati derivasse da un’accertata responsabilità dell’utente. A garanzia di trasparenza, i venditori e i gestori erano già tenuti a emettere una fattura separata contenente esclusivamente gli importi per consumi risalenti a più di 2 anni oppure – in alternativa – ad evidenziare tali importi in modo chiaro e comprensibile all’interno di fatture che contenessero anche importi non prescrivibili.

Modulo per eccepire la prescrizione

Adesso venditori e i gestori dovranno sempre informare i clienti e gli utenti della possibilità di eccepire gli importi più vecchi di due anni, fornendo un modulo che faciliti la comunicazione della volontà di eccepire la prescrizione (da rendere disponibile anche su sito internet e negli sportelli al pubblico) e i recapiti cui inviare la richiesta.