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AVVIATA LA FASE SPERIMENTALE DEL PROGETTO “INPS PER TUTTI”

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L’INPS annuncia il nuovo progetto “INPS per tutti”, per rendere più accessibili le prestazioni previdenziali e assistenziali per le persone svantaggiate.

Nel dettaglio. E’ stato avviato il progetto sperimentale “INPS per tutti”, iniziativa che mira a rendere più accessibili le prestazioni previdenziali ed assistenziali, promuovendo azioni mirate verso i soggetti più poveri ed emarginati, in modo da poter offrire loro supporto, individuare i loro bisogni e le eventuali prestazioni a loro spettanti.

 

L’iniziativa si articolerà in una serie di progetti dedicati alle fasce più deboli, quali, a mero titolo esemplificativo:

– persone in stato di povertà assoluta, senza tetto o senza fissa dimora;

– abitanti di Comuni distanti dagli uffici dell’INPS;

– utenti non consapevoli dei propri diritti.

L’originalità dell’iniziativa sta nel fatto che non sono i cittadini a cercare l’Istituto, ma è l’INPS a raggiungerli, realizzando e gestendo una rete con le altre Istituzioni ed utilizzando procedure e strumenti di interoperabilità.

Il primo dei progetti riguarda il contrasto alla povertà e saranno coinvolte le sedi INPS di Roma, Milano, Napoli, Bologna e Torino: iniziative a favore dei cittadini senza fissa dimora, allo scopo di consentire la diffusione del Reddito di cittadinanza e delle altre prestazioni erogate dall’INPS.
Sono previste collaborazioni con l’ANCI, i Comuni e le organizzazioni ed associazioni caritatevoli, che saranno formalizzate mediante stipula di protocolli/accordi quadro tra l’INPS (Direzioni regionali e/o di coordinamento metropolitano) e le singole Regioni o Comuni, in cui vengano definiti i principi e le regole condivise affinché, a livello locale, venga assicurata e conservata l’unicità degli obiettivi e l’uniformità dei comportamenti, dei processi e delle attività fondamentali.

I potenziali beneficiari del Reddito di cittadinanza o di altre prestazioni assistenziali saranno intercettati direttamente nei luoghi in cui tipicamente sono soliti ritrovarsi (ad esempio, nelle mense, nelle stazioni e terminal di viaggio delle principali città italiane), attraverso unità mobili e gazebo con la presenza di personale dell’Istituto, assistenti sociali dei Comuni e volontari delle associazioni/federazioni convenzionate.