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Bonus vacanze anche nelle agenzie di viaggio, consumatori chiedono misure più efficaci

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Nel Dl Sostegni bis si punterebbe a consentire l’utilizzo del “bonus vacanze” anche nelle agenzie di viaggio e presso i tour operator. Le Associazioni dei Consumatori chiedono misure più efficaci a tutela degli utenti

In arrivo possibili cambiamenti per quanto riguarda il “bonus vacanze”. Una misura lanciata lo scorso anno per sostenere il turismo in Italia, attraverso l’offerta di un contributo fino 500 euro da utilizzare per soggiorni in alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e bed & breakfast in Italia.

Secondo quanto si apprende dall’Ansa, nel Dl Sostegni bis – a cui il Governo sta lavorando – si punterebbe ad allargare la possibilità di utilizzo del “bonus vacanze”, “rendendo possibile la richiesta degli sconti direttamente nelle agenzie di viaggio e presso i tour operator”.

Estensione bonus vacanze, UNC: misura non sufficiente

“Bene, è positivo che si possa spendere il bonus vacanze anche nelle agenzie di viaggio – afferma Massimiliano Donapresidente dell’Unione Nazionale Consumatori. – Temiamo, però, non basti per evitare il flop dello scorso anno”.

“Quello che serve – spiega Dona – è un cambio radicale del meccanismo, per evitare che gli albergatori, o quest’anno anche le agenzia di viaggio, già in profonda crisi, debbano anticipare l’80% del bonus sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto. Cosa che, lo scorso anno, ha portato la categoria degli albergatori a boicottare il provvedimento, vista la mancanza di liquidità”.

“Bisogna che i soldi li metta direttamente lo Stato. Inoltre serve una vera scossa al settore, come l’azzeramento dell’Iva per pacchetti turistici e alberghi”, conclude.

Anche Assoutenti chiede misure più efficaci

Secondo il parere di Assoutenti, servono misure più efficaci per incentivare il bonus vacanze.

“Lo scorso anno – spiega il presidente Furio Truzzi – l’incentivo si è dimostrato un flop a causa degli elevati margini di scelta lasciati alle strutture ricettive e agli operatori, che di fatto hanno impedito alle famiglie di sfruttare il sussidio, attraverso limiti e vincoli inaccettabili”.

“Per tale motivo – prosegue – chiediamo al Governo di rendere obbligatoria l’accettazione del bonus per agenzie di viaggio, tour operator, albergatori e strutture ricettive, eliminando qualsiasi paletto o limite alla fruizione dell’incentivo”.

Non solo. Secondo Truzzi, “se si vuole salvare il turismo e sostenere le spese delle famiglie, il bonus deve poter essere utilizzato dai cittadini anche in forma “disaggregata”, trasformandoli in carnet da usare per i più disparati servizi: abbonamento agli stabilimenti balneari, ingressi in piscina, trattamenti termali, e per l’acquisto di biglietti di treni e aerei per raggiungere le località di villeggiatura”.

Bonus vacanze, Codacons: troppe incognite

Anche il Codacons è intervenuto sulla eventuale possibilità di sfruttare il Bonus vacanze anche presso agenzie di viaggio e tour operator, esprimendo alcuni dubbi al riguardo.

“Le incognite di questa misura sono molteplici – spiega il presidente Carlo Rienzi – gli operatori del turismo, ad esempio, potrebbero condizionare l’accettazione del bonus vacanze ponendo limiti e paletti agli utenti sulla durata dei soggiorni o sulla spesa minima, oppure incrementare i costi dei pacchetti vacanza, sfruttando la possibilità per i consumatori di avvalersi degli sconti del Governo”.

“L’esperienza dello scorso anno, quando pochi albergatori hanno accettato il bonus vacanze, e chi lo ha fatto ha imposto condizioni come un tetto di spesa minimo o soggiorni lunghi, ci porta ad essere critici verso tale misura che, se approvata, dovrà essere accompagnata da un attento monitoraggio del mercato”, conclude Rienzi.

Assoviaggi: buona notizia, occorre semplificare le procedure

“Se confermata nel testo finale sarebbe una buona notizia – commenta Gianni Rebecchipresidente Assoviaggi. – Aspettiamo di capire le modalità effettive di utilizzo dello strumento allargato: se il primo bonus vacanze non ha funzionato è perché il meccanismo era troppo complesso. Ora è necessario semplificare sia le procedure di accesso da parte dei viaggiatori sia quelle di applicazione da parte delle agenzie di viaggio e tour operator.

“Fondamentale – conclude – sarebbe la possibilità di utilizzarlo per l’acquisto di pacchetti e servizi turistici, così da attivare l’effetto su tutta la filiera del turismo e non solo sul sistema ricettivo”.