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ANTIBIOTICI, VENGONO USATI IN ECCESSO CON PESANTI CONSEGUENZE

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A sollevare la questione di dove finiscono gli antibiotici che vengono spesso consumati e prescritti con leggerezza è un reportage realizzato grazie al premio assegnato durante il workshop Impact journalism, organizzato da Terra! Onlus, Tutti nello stesso piatto e Non profit network.

 

I dati sul tema sono preoccupanti, l’Italia in base all’indagine dell’European center for disease prevention and control, è al quinto posto in Europa per consumo di antibiotici. Una parte della colpa di questo consumo elevato è imputabile alla disinformazione di chi li consuma, un’altra parte di responsabilità è dei medici che li prescrivono con una certa facilità.

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Quali sono le conseguenze? Da un lato aumentano le malattie resistenti agli antibiotici e quindi diventa più difficile debellarle. Dall’altro, chi consuma medicinali li elimina attraverso feci e urine. In questo modo vengono diffusi nell’ambiente. Si calcola che la percentuale di principio attivo non assimilato e quindi eliminato dal corpo è compresa tra il 30 e il 90 per cento. In alcuni casi i farmaci vengono buttati via versandoli nei lavandini o nel WC, attraverso gli scarichi domestici, queste acque contaminate vengono trattate nei depuratori e di nuovo rese utilizzabili, sfortunatamente non si riesce a eliminare del tutto i principi attivi dall’acqua. Esiste così una pericolosa correlazione tra la presenza di questo tipo di batteri nell’ambiente e la diffusione di malattie resistenti agli antibiotici.

In base ai dati dell’Agenzia federale tedesca per l’ambiente, nelle acque di scarico di tutto il mondo si trovano più di seicento tipologie di principi attivi diverse: antibiotici, antinfiammatori, estrogeni, antitumorali, cardiovascolari e via dicendo. I batteri presenti nell’ambiente e contribuiscono a preservarlo vengono a contatto con i residui degli antibiotici e ne sono inibiti. A risentirne è anche la fauna, in particolare pesci e rane.

Gli antibiotici peraltro vengono anche usati per gli animali degli allevamenti intensivi e questo contribuisce ad aumentarne il livello in circolazione. Anche in questo caso, alcuni principi attivi dei farmaci finiscono con l’accumularsi nel terreno o per confluire in laghi, fiumi e mari, con pesanti conseguenze ambientali.