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ANNULLATE SU RICORSO DELL’UNC CALABRIA LE MULTE SULLA SOPRAELEVATA DEL PORTO E SULLE BRETELLE DEL CALOPINACE PER ERRATA INDICAZIONE DELL’AUTOVELOX

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Annullate dal Giudice di Pace di Reggio Calabria le multe elevate sulla sopraelevata del porto e sulle bretelle del calopinace e condannato il comune al pagamento delle spese di lite per l’irregolare segnalazione del dispositivo di controllo della velocità.

Ne rende nota l’Avv. Saverio Cuoco, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Calabria, il segnale dell’autovelox deve essere posto a una ragionevole distanza dalla postazione di controllo, in caso contrario, la sanzione comminata non ha valore e può essere annullata.

Il Giudice di pace ha sentenziato, anche sulla scorta delle pronunce della Corte di Cassazione che statuisce: “il verbale di contestazione deve dare atto della presenza del cartello di avviso, indicando anche il punto (in genere, il chilometro progressivo della strada) dove è stato posizionato”.

La sentenza della Cassazione sull’annullamento della multa autovelox apre la strada a nuove prospettive di ricorso, secondo gli avvocati Silvana Marino e Patrizia Ravenda, legali dell’associazione, che hanno curato i ricorsi al Giudice di Pace, la normativa sull’istallazione dell’autovelox da anni prevede che ci sia una presegnalazione, sia per quelli fissi sia per quelli mobili.

Al fine della validità del verbale, deve essere inoltre specificato se la postazione di controllo della velocità e la relativa segnaletica era temporanea o permanente.

La segnalazione che anticipa all’automobilista la presenza, nel tratto di strada, di apparecchi di controllo elettronico della velocità, deve specificare se si tratta di apparecchi fissi o mobili.

Inoltre, questi segnali stradali devono essere installati con adeguato anticipo rispetto al luogo ove viene effettuato il rilevamento della velocità. Non c’è una distanza prefissata tra questi segnali e la postazione di rilevamento della velocità, ma occorre che sia sufficiente e adeguata, in relazione alla velocità media del tratto di strada di percorrenza (ad esempio, una postazione installata su un’autostrada dove vige il limite di 130 km/h dovrà essere segnalata con più anticipo rispetto ad una postazione installata su una strada statale, dove generalmente il limite è di 90 km/h) e quindi la distanza deve essere espressamente indicata, al fine di consentire all’utente di verificare la rispondenza del posizionamento in relazione allo stato dei luoghi.

Comunque anche se gli autovelox sono la principale fonte di entrata delle amministrazioni comunali, il Giudice di pace tuttavia, ha correttamente osservato che l’onere probatorio in relazione alla correttezza del proprio operato grava tutto in capo all’organo accertatore e la mancata indicazione di tale elemento costituisce violazione del diritto di difesa.

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