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AFFITTI BREVI, ARRIVA IL CONTRATTO-TIPO

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di Gabriella Lax

Dubbi su come stipulare un contratto di affitto breve? Arriva il prototipo per regolamentare le locazioni di breve durata, come, ad esempio, quelle turistiche. A presentare la novità ci ha pensato, qualche giorno fa, la Camera di commercio di Milano, Monza, Brianza e Lodi.

Un contratto in 15 punti

L’accordo tra le parti andrà compilato e scambiato via email prima dell’inizio del soggiorno breve. Oppure può essere firmato al momento dell’arrivo dei locatari. Questo contratto è modificabile in base alle esigenze del proprietario o degli ospiti, rispettando una condizione: le modifiche vanno fatte per iscritto e coordinate con il resto del testo. Il contratto è costituito da 15 punti, corredato da linee guide esemplificative. I punti più importanti riguardano: individuazione delle parti interessate; identificazione dell’immobile; regolazione del rapporto, dal check-in fino al check-out.

 

Affitti brevi, i suggerimenti

Un primo suggerimento da cogliere al volo è quello di non scegliere per il contratto la carta intestata, per evitare equivoci sulla natura dell’attività svolta dal locatore. Altro punto importante è l’obbligo dell’inquilino di fornire al locatore, prima dell’ingresso in casa, tutti i documenti degli ospiti per permettere al locatore di comunicare tempestivamente i dati alla Questura tramite il sito Alloggiatiweb. Ricordiamo il modello di contratto per affitti brevi non è uno strumento obbligatorio, ma serve ai proprietari di casa per impostare in maniera corretta i rapporti con gli ospiti ed evitare rischi.

Utilizzo dell’immobile, le regole

È possibile prevedere una cauzione, per stabilire in modo dettagliato cosa succede in caso di ritardo al momento del check-out da parte dell’inquilino, in quali casi c’è la possibilità di trattenere la cauzione e così via. L’elenco che regola i comportamenti degli inquilini può contenere gli orari di accesso alla casa, il divieto di fumo, ospitalità per gli animali e altro ancora. Tutte queste regole possono variare di volta in volta in base ai rapporti con il condominio ma, per farle valere giuridicamente nei confronti dell’inquilino, c’è bisogno che quest’ultimo ne prenda visione e le accetti prima dell’inizio del soggiorno.