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ACQUA: I CONSIGLI PER NON SPRECARLA

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L’Unione Nazionale Consumatori ha stilato un vademecum utile per ridurre i consumi domestici di acqua, anche con piccoli gesti quotidiani:

1) Lettura consumi. Leggete la fattura e controllare se ci sono stati consumi anomali. Se, invece, la lettura è stimata e state pagando acconti, è bene fare l’autolettura, comunicando i dati al gestore. Non solo eviterete conguagli esagerati, ma, verificando periodicamente il contatore, potrete accorgervi in tempo di eventuali malfunzionamenti e perdite occulte.

 

2) Perdite occulte. Un foro in un tubo può far perdere migliaia di litri d’acqua all’anno. Allagando casa, poi, avrete ingenti danni a parquet, mobili, muri ecc ecc. Per accorgersi di perdite occulte, la sera provate a chiudere bene tutti i rubinetti e a leggere il contatore. La mattina verificate se ci sono state variazioni.

3) Quando si lascia casa per lunghi periodi o anche solo per un week end, va chiuso il rubinetto centrale. La pressione, sempre presente, potrebbe determinarne la rottura delle tubature anche in vostra assenza. In tal caso, non sono consumerete moltissima acqua, ma i danni potrebbero ridurvi sul lastrico.

3) Lavatrice e lavastoviglie. Fatele andare sempre a pieno carico. Risparmierete acqua ed elettricità. Usarli, quindi, solo quando è necessario, possibilmente utilizzando il programma economico. Una buona abitudine, inoltre, è chiudere il rubinetto dell’acqua della lavatrice e della lavastoviglie, aprendolo solo in caso di funzionamento. Altrimenti, se il tubo si rompe, magari mentre dormite, avrete un brutto risveglio.

4) Riduttori di flusso. Applicate un frangigetto sui rubinetti di doccia, bagno e cucina. E’ un dispositivo che costa molto poco, si trova facilmente (in ferramenta, nei negozi di casalinghi e nei grandi magazzini), si monta agevolmente e, miscelando acqua ed aria, consente di diminuire la quantità di acqua in uscita dal rubinetto senza diminuire la resa lavante o il comfort.

5) W la doccia. Fate la doccia piuttosto che usare la vasca. Fare un bagno richiede oltre 150 litri di acqua, mentre per la doccia bastano tra i 40 e i 50 litri, se vi ricordate di chiudere l’acqua mentre vi insaponate. Se poi avete installato un riduttore di flusso anche in doccia, il consumo sarà ancora inferiore.

6) Chiudere il rubinetto. Non fate scorrere l’acqua mentre vi spazzolate i denti, vi mettete lo shampoo, insaponate i piatti o vi fate la barba. Aprite il rubinetto solo per il tempo strettamente necessario. Il rubinetto del bagno ha una portata di oltre 10 litri al minuto. Lasciarlo aperto mentre vi pulite i denti o vi rasate significa gettare via più di 30 litri di acqua potabile.

7) Frutta e verdura. L’acqua corrente va usata solo per il risciacquo finale. L’ideale è lasciare la frutta e la verdura immerse in una bacinella con acqua e bicarbonato (1 cucchiaio da tavola ogni litro d’acqua) per alcuni minuti. Poi strofinarle e, solo alla fine, risciacquarle. Se poi avete intenzione di spelare la frutta, regolatevi di conseguenza.

8) Piatti. Anche per i piatti incrostati non serve far scorrere litri d’acqua. Basta lasciarli in ammollo e poi usare l’olio di gomito ed una spugnetta adatta. L’acqua corrente, solo nel finale.

9) No alle gocce. Se ci disturba la notte ci alziamo infuriati, ma durante il giorno la lasciamo andare ininterrottamente, come se niente fosse! In realtà, goccia dopo goccia, un rubinetto che perde spreca migliaia di litri di acqua in un anno. Chiudete bene, quindi, i rubinetti e controllate se hanno una perdita. Basta un foglio di carta assorbente per rilevare anche una minima perdita. Verificate anche la cassetta del water.

10) Sciacquone. Oltre il 30% dell’acqua che consumiamo in casa esce dallo scarico del wc: ogni volta 10-12 litri. Installare una cassetta dotata di doppio tasto, che eroga quantità di acqua diverse secondo le necessità, permette di risparmiare migliaia di litri in un anno. Anche 6 litri possono bastare per avere un buon servizio senza sprechi.

11) Acqua piovana. Raccogliete l’acqua piovana, poterete utilizzarla per usi non alimentari.

12) Piante e fiori. Innaffiate il giardino solo durante le ore più fresche, quando il sole è calato o non ancora sorto: l’acqua evapora più lentamente e ha il tempo di essere assorbita dalla terra. Utilizzate acqua già “usata” (ad esempio per lavare frutta e verdura) o piovana e sistemi a “goccia”. Se sono emesse ordinanze del sindaco che vietano di usare acqua potabile per irrigare giardini e orti, rispettatele. Eviterete, altresì, sanzioni.

13) Piscine. Per quei pochi fortunati che si possono permettere una piscina, è bene coprirla quando non è utilizzata. Rallenterete l’evaporazione ed eviterete sporcizie varie.

Autore: Mauro Antonelli