L’Antitrust ha multato TicketOne per oltre 10 milioni di euro per abuso di posizione dominante. La strategia del gruppo ha precluso la vendita di molti biglietti ai concorrenti e ha causato danni ai consumatori, che non hanno potuto fruire di prezzi inferiori
L’Antitrust multa TicketOne per oltre 10 milioni di euro per abuso di posizione dominante nella vendita di biglietti per concerti.
Il gruppo di TicketOne ha attuato un’articolata strategia per precludere ai concorrenti la vendita di un alto numero di biglietti per eventi live di musica leggera. Questo ha causato danni anche ai consumatori, che non hanno potuto usufruire di servizi migliori e di prezzi inferiori praticati da altri operatori di ticketing.
Tutti i comportamenti del gruppo CTS Eventim-TicketOne, spiega l’Antitrust, costituiscono «tasselli di una unitaria e complessa strategia abusiva nel mercato della vendita di biglietti per eventi live di musica leggera» e configurano un abuso di posizione dominante.
L’Antitrust multa TicketOne
L’Antitrust ha annunciato oggi la maxi multa di oltre 10 milioni di euro a TicketOne, che lavora nella vendita di biglietti per eventi live di musica leggera.
Il gruppo, spiega l’Autorità, ha violato l’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea perché «ha attuato una complessa strategia abusiva di carattere escludente che ha precluso agli operatori di ticketing concorrenti la possibilità di vendere, con qualsiasi modalità e tramite qualsiasi canale, una quota particolarmente elevata di biglietti per eventi live di musica leggera».
«La strategia abusiva posta in essere dal gruppo Eventim-TicketOne, che ha una posizione di dominanza nel mercato rilevante della vendita di biglietti per eventi live di musica leggera», argomenta l’Antitrust, «ha prodotto una preclusione concorrenziale in tale mercato sottraendo ai concorrenti operatori di ticketing, già attivi o potenziali entranti, la possibilità di vendere una quota molto significativa di biglietti per eventi live di musica leggera».
TicketOne, posizione dominante e danni per i consumatori
In questo modo TicketOne ha rafforzato la propria posizione dominante sul mercato.
Questa strategia ha ridotto la concorrenza e ha portato un danno ai consumatori, che «non hanno potuto beneficiare di una maggiore qualità e varietà dei servizi di ticketing connessi alla vendita di biglietti per eventi live di musica leggera, nonché a una eventuale riduzione del prezzo complessivo di tali biglietti».
Fra l’altro, scrive ancora l’Antitrust, «le commissioni applicate da TicketOne risultano complessivamente le più alte sul mercato, anche in caso di acquisto dei biglietti presso i punti di prevendita fisici collegati alla rete di TicketOne».
La strategia di TicketOne
Le condotte contestate a TicketOne sono state attuate dal 2013 e sono ancora in corso. Consistono nella «stipula di contratti di esclusiva con i produttori e gli organizzatori di eventi live di musica leggera, nelle acquisizioni dei promoter nazionali Di and Gi S.r.l., Friends & Partners S.p.A., Vertigo S.r.l. e Vivo Concerti S.r.l., nell’imposizione dell’esclusiva sui promoter locali, nella stipula di accordi commerciali con gli operatori di ticketing di dimensione minore o locale e nei comportamenti di ritorsione e boycott nei confronti del gruppo Zed, anche per escludere dal mercato rilevante Ticketmaster, un nuovo operatore di ticketing».
Questa strategia, come detto, ha danneggiato i consumatori perché sono state applicate commissioni di vendita dei biglietti per eventi di musica leggera più alte rispetto ai concorrenti. Ed è stata limitata la possibilità di scelta e di acquisto dei consumatori.
L’Autorità ha inoltre imposto all’impresa dominante di concedere agli operatori di ticketing concorrenti la possibilità di vendere con qualsiasi modalità e mediante qualsiasi canale, a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie, almeno il 20% del totale dei biglietti relativi agli eventi live di musica leggera prodotti o distribuiti da ciascun promoter ovvero dagli operatori di ticketing vincolati in esclusiva al gruppo CTS Eventim-TicketOne.
UNC: i biglietti dei concerti sono troppo cari
L’Unione Nazionale Consumatori aveva sollevato il problema del ticketing nel 2016.
«La mancanza di concorrenza si ripercuote direttamente sul prezzo finale del biglietto che pagano i consumatori, in questo caso sotto forma di commissioni di vendita più alte del dovuto – commenta Massimiliano Dona, presidente UNC – I biglietti dei concerti in Italia sono troppo cari. E questo problema è ancora irrisolto. Speriamo che questa multa serva ad affrontarlo almeno per quanto riguarda la parte finale delle vendita».