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VOGLIA DI SALDI MA MENO SOLDI DA SPENDERE. MOLTI ACQUISTI SI FANNO ONLINE

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Aumentano i consumatori che approfitteranno dei saldi online. Secondo Confcommercio sei italiani su dieci faranno acquisti in saldo ma cala la spesa a famiglia: 254 euro contro i 324 euro del 2020. Ci si muove fra voglia di spesa e necessità di risparmio

Sabrina Bergamini

Aumentano i consumatori che approfitteranno dei saldi online. Quest’anno farà acquisti in saldo sul web il 35% di chi farà shopping, con un aumento di oltre il 13% rispetto allo scorso anno.

I consumatori davanti ai saldi di quest’anno, partiti con un calendario molto frammentato e con previsioni non certo entusiasmanti, si pongono fra voglia di spesa ed esigenza di risparmio. Questa almeno è la tendenza che emerge da uno studio di Confcommercio.

Aumenta un po’, rispetto allo scorso anno, la percentuale dei consumatori interessati agli acquisti in saldo ma diminuisce la spesa che ogni famiglia potrà destinare ai saldi. Sarà in media di circa 254 euro, 70 euro in meno rispetto allo scorso anno.

 

Saldi fra spesa e risparmio

Per i saldi invernali, dice Confcommercio, c’è più voglia di shopping ma meno soldi da spendere. Sei italiani su dieci approfitteranno dei saldi e faranno acquisti, con una percentuale leggermente in crescita rispetto all’anno scorso (64% contro 61,8%).

Diminuisce invece, secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio, la spesa a famiglia destinata allo shopping in saldo: è stimata quest’anno in 254 euro contro i 324 euro dell’anno passato.

I saldi si fanno online

Uno dei dati che emerge dall’indagine è poi lo spostamento di molti acquisti sui saldi online, una dinamica molto più accentuata rispetto agli anni passati.

«In forte aumento – dice Confcommercio – la percentuale dei consumatori che acquisteranno in saldo “online” a discapito dei negozi tradizionali a seguito dei vari lockdown: il 35% di chi farà shopping sceglierà, infatti, la modalità online (il 13,7% in più dello stesso periodo dell’anno scorso)».

I consumatori che faranno acquisti nei negozi tradizionali saranno il 48% ma la spesa nei negozi scende dell’8,1%.

I prezzi sono sempre più centrali. Aumenta nettamente (+7,9%) la percentuale di chi attribuisce maggior importanza al prezzo dei prodotti, a testimonianza delle difficoltà economiche che stanno attraversando le famiglie italiane.

Cosa compreranno i consumatori?

I consumatori compreranno in saldo soprattutto capi di abbigliamento (per il 96,6% contro il 95,9% del 2020), calzature (per l’89,3% contro l’82% del 2020), accessori (sciarpe e guanti) per il 33% (erano il 37% nella previsione del 2020) e biancheria intima (25,5% contro il 30% dello scorso anno).