Il Consiglio dei Ministri qualche giorno fa ha approvato un regolamento che estende la disciplina del registro pubblico delle opposizioni a tutte le numerazioni nazionali fisse e mobili, comprendendo anche quelle non riportate negli elenchi telefonici, cartacei o elettronici, che fino ad oggi ne erano escluse
Il registro pubblico delle opposizioni potrà essere esteso anche ai telefoni cellulari. Un nuovo regolamento, approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri, prevede infatti che il registro delle opposizioni e la sua disciplina possano essere estesi anche ai numeri mobili.
Il regolamento è da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica. L’entrata in vigore non sarà immediata e probabilmente bisognerà aspettare la fine del 2020.
Il registro delle opposizioni
Si iscrive al registro pubblico delle opposizioni chi dichiara di non voler ricevere più telefonate commerciali, sondaggi e ricerche di mercato. Il registro delle opposizioni, istituto nel 2010 e aggiornato nel 2018, è infatti «un servizio gratuito per l’utente – si legge sul sito dedicato – che permette di opporsi all’utilizzo per finalità pubblicitarie dei numeri di telefono di cui si è intestatari e dei corrispondenti indirizzi postali associati, presenti negli elenchi pubblici, da parte degli operatori che svolgono attività di marketing tramite il telefono e/o la posta cartacea».
Il 17 gennaio, dunque, il Consiglio dei Ministri su proposta del presidente Giuseppe Conte e del ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha approvato, in esame preliminare, un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica, che sostituisce il decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2010, n. 178, ai sensi dell’articolo 1, comma 15, della legge 11 gennaio 2018, n. 5, recante disposizioni in materia di istituzione e funzionamento del registro pubblico dei contraenti che si oppongono all’utilizzo dei propri dati personali e del proprio numero telefonico per vendite o promozioni commerciali.
Le nuove norme: estensioni ai numeri nazionali fissi e mobili
«Le nuove norme – spiega Palazzo Chigi nel comunicato stampa ufficiale – regolamentano il trattamento delle numerazioni telefoniche mediante l’impiego del telefono e l’invio di posta cartacea per la diffusione di materiale pubblicitario o la vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale. Il testo, tra l’altro, attua l’estensione, prevista dalla nuova normativa, della disciplina del registro pubblico delle opposizioni a tutte le numerazioni nazionali fisse e mobili, comprendendo anche quelle non riportate negli elenchi telefonici, cartacei o elettronici, che fino ad oggi ne erano escluse».
Il regolamento rende poi omogenea la normativa sull’uso dei dati personali presenti negli elenchi telefonici. In particolare «la possibilità per gli utenti di indicare i soggetti nei confronti dei quali intendono revocare l’opposizione al trattamento dei dati personali, già prevista per le comunicazioni telefoniche, è stata estesa alle comunicazioni via posta cartacea».