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TELEMARKETING: ECCO I PREFISSI PER IDENTIFICARE I CALL CENTER

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di Lucia Izzo

Il legislatore italiano ha recentemente posto sempre maggior attenzione alla tutela degli utenti contro il telemarketing selvaggio, non solo via telefono, ma anche via posta. In particolare, tale finalità è stata perseguita implementando e rafforzando lo strumento del Registro pubblico delle opposizioni (Rpo).

 

Sarà possibile iscrivere al registro delle opposizioni anche il proprio indirizzo presente negli elenchi telefonici, così da evitare di ricevere pubblicità cartacea indesiderata via posta. Sul punto, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame definitivo, un regolamento da attuarsi mediante d.P.R.

Per l’iscrizione al Rpo dei numeri di cellulare, invece, si è ancora in attesa del Regolamento attuativo che si occuperà di aggiornare il D.P.R. n. 178/2010 e di definire anche i tempi tecnici di implementazione del nuovo servizio (per approfondimenti: Registro opposizioni cellulari: a che punto siamo?).

Telemarketing: in arrivo i prefissi per identificare le offerte commerciali

Di recente, l’Agcom ha posto un nuovo tassello nel percorso tracciato dalla Legge n. 5/2018, che ha recato “Nuove disposizioni in materia di iscrizione e funzionamento del registro delle opposizioni e istituzione di prefissi nazionali per le chiamate telefoniche a scopo statistico, promozionale e di ricerche di mercato”.

Sono stati finalmente decisi i due prefissi che serviranno all’utente per identificare e distinguere le chiamate commerciali da quelle aventi finalità statistica. L’art. 2, comma 1, della menzionata legge. n. 5/2018, infatti, ha stabilito che tutti gli operatori che svolgono attività di call center rivolte a numerazioni nazionali fisse o mobili debbano garantire la piena attuazione dell’obbligo di presentazione dell’identificazione della linea chiamante.

Agcom: i prefissi per individuare ricerche di mercato, attività statistiche, pubblicità e vendite

Con la delibera n. 156/18/CIR (qui sotto allegata), l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha finalmente individuato i due prefissi specifici, atti a identificare e distinguere in modo univoco le chiamate provenienti dai call center, ovvero le chiamate telefoniche finalizzate ad attività statistiche da quelle finalizzate al compimento di ricerche di mercato e ad attività di pubblicità, vendita e comunicazione commerciale.

Il codice “0843” identificherà le comunicazioni finalizzate ad attività statistiche. Fa eccezione l’Istat che potrà utilizzare un numero speciale per le sue campagne di raccolta informazioni di “pubblica utilità”.

Il codice “0844”, invece, identificherà le comunicazioni finalizzate a ricerche di mercato e ad attività di pubblicità, vendita e comunicazione commerciale.

Entrambe le numerazioni saranno utilizzabili sull’intero territorio nazionale.

Cosa cambia per i call center?

La formulazione della norma sembra tuttavia garantire una scappatoia ai call center terzi che le grandi aziende incaricano per condurre una campagna di offerte: anziché il prefisso 0844, questi potranno continuare a utilizzare numeri che iniziano per 0 (come i prefissi delle varie città) oppure per 3 (come i prefissi dei cellulari).

Per l’Autorità, infatti, sarebbe in linea con il dettato legislativo la possibilità per i call center di utilizzare “altra numerazione lecita”, purché sia “identificabile e richiamabile” dall’utente. Quindi, i call center che non utilizzeranno i due prefissi, mantenendo le numerazioni “tradizionali”, dovranno comunque garantire ai clienti numerazioni “in chiaro” che risultano, agli stessi, come identificativi (CLI) della linea chiamante.

Ciò che cambia, rispetto ad ora, è quindi che i numeri dovranno essere identificabili e direttamente richiamabili dall’utente in modo che, dopo la risposta di un centralino automatico che comunica la provenienza della chiamata, questi possa, se interessato, decidere di accedere alla proposta. In questo caso, la disciplina dovrebbe andare a regime entro due mesi.

Telemarketing: i tempi di attuazione dei nuovi prefissi

Ci vorranno alcuni mesi, invece, per attuare le altre disposizioni dell’Agcom riferite all’implementazione dei codici 084x in relazione agli scenari di chiamata dai call center verso i consumatori e di ricezione delle chiamate dagli stessi.

Le disposizioni dovranno essere implementate entro 180 giorni dalla conclusione dell’accordo tra l’operatore di comunicazione elettronica e il call center interessato. Gli operatori di comunicazione elettronica, invece, dovranno implementare entro 120 giorni dalla pubblicazione della delibera, le necessarie configurazioni funzionali al corretto trattamento all’interconnessione e alla presentazione del CLI al chiamato