di Gabriella Lax
Nuove norme europee per la trasparenza dei costi delle spedizioni per lo shopping online.
Un nuovo sito web per confrontare i prezzi per la spedizione transfrontaliera dei pacchi e una maggiore supervisione per garantire il corretto funzionamento del mercato, queste le due proposte relative al commercio online approvate dal Parlamento europeo con 604 voti favorevoli, 80 contrari e 12 astensioni.
Come chiarisce l’eurodeputata Lucy Anderson del gruppo socialista si tratta di «Nuove norme che sono un elemento importante della strategia della Commissione europea per il mercato unico digitale e sostengono la crescita del commercio elettronico all’interno di una moderna ed equa Europa sociale e contribuiranno a una maggiore trasparenza sui prezzi, sulle pratiche occupazionali, nonché migliori opportunità per i consumatori e per le piccole imprese che utilizzano servizi di spedizione transfrontaliera».
Shopping online, nuove norme Ue per trasparenza costi spedizioni
La ratio è che maggior chiarezza sul costo di spedizione dei pacchi dovrebbe aumentare la fiducia dei consumatori negli acquisti transfrontalieri.
A tal proposito, le imprese dovranno fornire i prezzi per i servizi più utilizzati dai cittadini. La Commissione europea pubblicherà le informazioni su un sito dedicato per facilitare a consumatori e imprese la comparazione dei prezzi nazionali e transfrontalieri e fare la scelta migliore. L’obiettivo è incentivare una sana concorrenza, il nuovo regolamento dovrebbe contribuire a ridurre le differenze irragionevoli tra prezzi.
I dati rilevati raccontano che oltre i due terzi dei consumatori avevano rinunciato a effettuare un acquisto online perché ritenevano che il costo di spedizione transfrontaliero fosse troppo elevato. Un altro studio del 2015 affermava che i prezzi di spedizione transfrontaliera di pacchi sono in media da 3 a 5 volte più elevati dei prezzi nazionali per lo stesso servizio.
Gli operatori dovranno comunicare alle autorità nazionali il fatturato, il numero di pacchi consegnati, il numero e lo status dei dipendenti, le informazioni sui subappaltatori e le procedure di trattamento dei reclami per dare un quadro più chiaro sullo sviluppo del settore e per individuare eventuali carenze del mercato. I servizi di spedizione con meno di 50 dipendenti e che operano in un solo Paese sono esentati dalle nuove misure.