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SEMBRAVA UN AFFARE, INVECE ERA UN ERRORE: DOPO AMAZON, ANCHE LENOVO ANNULLA DEGLI ORDINI PER UN ERRORE SUL PREZZO PUBBLICATO SU INTERNET

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Il motivo principale che spinge i consumatori a fare acquisti su internet è la possibilità di risparmiare, approfittare di promozioni e prezzi scontatissimi. Ecco perché è fondamentale che i rapporti online siano ispirati da lealtà e fiducia: in fondo compro su un sito localizzato chissà dove, senza toccare con mano il prodotto, mi affido alle recensioni scritte da altri utenti e dovrò attendere la spedizione con il timore dei danni che può fare uno spedizioniere non troppo delicato.

Ora questo rapporto di fiducia rischia di essere messo in crisi dalla brutta storia dei prezzi sbgliati: nei giorni scorsi sono giunte all’Unione Nazionale Consumatori numerose segnalazioni di consumatori che raccontano di aver acquistato prodotti su internet a prezzi scontati per poi ricevere l’amara sorpresa dell’annullamento dell’ordine a causa di “inconvenienti tecnici! L’ultimo caso, nel mese di gennaio 2018, ha riguardato Lenovo, noto brand dell’elettronica di consumo, che, dopo aver esposto sul proprio sito alcuni tablet in offerta (e aver raccolto numerosi ordini), in un secondo momento comunicava l’annullamento del contratto a causa di un malfunzionamento che avrebbe generato per errore un prezzo diverso da quello effettivo.

Il caso non è nuovo: la nostra organizzazione si era già interessata ai Kindle Fire messi in vendita su Amazon qualche tempo fa al prezzo promozionale di 1 euro e poi non consegnati per le stesse ragioni. In quel caso era intervenuta l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato invitando la piattaforma a cambiare le informazioni disponibili sul sito.

Ecco perché anche questa pratica adottata da Lenovo ci sembra scorretta e ci attiveremo per sottoporla nuovamente all’Autorità Antitrust: il punto è che se un venditore pubblicizza una offerta, quel prezzo “fa fede” per l’acquirente che deve poter acquistare a quella cifra. Si tratta della regola fondamentale del mercato: chi espone un prezzo deve rispettare la sua offerta!

Qualcuno potrebbe obiettare che l’eventuale errore nell’indicazione del prezzo non deve essere tale da essere chiaramente “inverosimile”: ebbene online le cose funzionano un po’ diversamente rispetto alla vita reale! Torniamo, in particolare, all’offerta di Lenovo che si presentava chiaramente come una promozione: in alto le immagini dei prodotti con una breve descrizione delle loro funzionalità e più in basso la scritta “a partire da € 189,00 – Con lo sconto: € 30,00 –Risparmia: €159,00”. Circa due settimane dopo, si è ripetuta un’analoga vicenda sul sito di Amazon per dei notebook delllo stesso brand Lenovo.

In entrambi i casi, con le e-mail di annullamento degli ordini si  informavano i clienti che, a causa dell’indicazione erronea del prezzo sul suo sito, la spedizione del relativo articolo era annullata e che l’addebito del corrispondente importo non sarebbe stato effettuato.

Da parte mia ho motivo di ritenere che Lenovo abbia arbitrariamente annullato gli ordini ricevuti nonostante avesse già inviato la “conferma ordine” a ciascun acquirente (il contratto a quel punto poteva considerarsi perfezionato). La stessa Lenovo, in risposta alle numerose richieste di spiegazione di consumatori pervenute sulle pagine social della società, ha ammesso espressamente l’accadimento dei fatti per come descritti sopra, purtuttavia negando ogni responsabilità: a questo punto sarà l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato a dirci se si tratta di una pratica scorretta, quel che è certo è che di questo passo nessuno crederà più alle offerte online con grave danno per l’immagine del commercio elettronico nel suo complesso.

Intanto, con l’Unione Nazionale Consumatori, stiamo raccogliendo i casi delle persone che si ritengono danneggiate da Lenovo, da Amazon o da altri operatori in situazioni analoghe.