La comodità vince sul rapporto qualità/prezzo, ma anche la scelta delle scarpe da parte dei consumatori è diventata molto social: oltre il 37% si fa influenzare dai social media e quasi il 35% le cerca online prima di comprare
La comodità vince sul rapporto qualità/prezzo. Per quattro italiani su dieci è fondamentale puntare su uno stile legato al made in Italy. La scelta delle scarpe, poi, si è fatta molto social: il 37,5% dei consumatori che vogliono comprare scarpe si fa influenzare dai social media e il 34,9% le cerca sul web prima di fare shopping.
Parola ai consumatori che comprano scarpe e alle tendenze che emergono in fatto di acquisti e preferenze. Il 37% compra scarpe ogni tre mesi e quasi la metà è disposto a spendere fino a 100 euro per un paio di scarpe.
La fotografia sul rapporto fra consumatori e scarpe viene da un’indagine fatta dall’Eurispes a settembre 2019 (su un campione di 579 persone) per analizzare il comportamento di acquisto delle scarpe.
I numeri sono un particolare del più ampio studio “Strategie di difesa attiva del Made in Italy calzaturiero” che analizza il settore calzaturiero italiano, uno dei pilastri – dice Eurispes –dell’economia manifatturiera nazionale. «L’Italia è il primo Paese europeo per produzione: nel 2017 generava circa un terzo dei volumi complessivi della produzione continentale. Al livello mondiale, l’Italia è decima per il numero di paia di calzature prodotte e terzo esportatore mondiale per il valore della produzione, dopo Cina e Vietnam (APICCAPS-World Footwear Yearbook 2018)».
Shopping e scarpe, parola ai consumatori
«La tecnologia, nella forma della digitalizzazione, ha inciso sulle nostre abitudini di acquisto; e la stessa cultura del consumo è stata modificata dal digitale – rileva l’Eurispes – Quelli che vengono chiamati i trend della domanda sono sempre più spesso generati dai consumatori stessi: idee che nascono, si diffondono, che le imprese non possono condizionare ma solo intuire, intercettare e assecondare».
In questo contesto, come è lo shopping di scarpe per i consumatori? Il 37% degli intervistati acquista scarpe una volta ogni tre mesi e il 32,3% ogni sei mesi; il 12,3% una volta al mese e una piccola percentuale del 3,6% più volte in un mese. Solo uno su dieci (11,7%) acquista scarpe una volta l’anno e il 3,1% più raramente.
Il tipo di scarpe più acquistato dalle donne è quello con i tacchi, con una media superiore a 3 paia per intervistata; gli uomini preferiscono maggiormente le sneakers con 3 paia di media.
Nella scelta di acquisto è ancora fondamentale toccare con mano ma si piazza in buona posizione anche la dinamica imitativa: piacciono le scarpe che vediamo indosso ad amici e familiari.
«La possibilità di osservare il prodotto in store è per i consumatori un elemento focale nelle scelte di acquisto, che si tratti di un negozio monomarca o di un punto vendita in una grande magazzino. Il 74,6% del campione continua, infatti, a preferire questo canale per la scelta. Il 41,6% acquista scarpe dopo averle viste indossate da amici, parenti e conoscenti».
Scarpe: comode, made in Italy e social
I consumatori scelgono scarpe comode, con un buon rapporto qualità prezzo, ma si fanno influenzare anche dai social e le cercano online prima di fare shopping. Per più di otto consumatori su dieci (83,1%) l’elemento fondamentale della scelta delle scarpe è la comodità del prodotto; per il 72,9% il rapporto qualità/prezzo.
Per il 36,3% dei consumatori (che sale a 41% se si considera anche l’attributo “luogo di produzione”) è fondamentale puntare su uno stile riconoscibile legato al Made in Italy e per un 36% è importante avere informazioni sulla qualità delle materie prime utilizzate.
Altro dato di rilievo: il 37,5% viene influenzato dai social e il 34,9% le cerca sul web prima di acquistarle.
Quanto sono disposti a spendere? Il 46% fino ad un massimo di 100 euro per un paio di scarpe, contro il 9,7% che è disposto a superare i 250 euro di spesa.