Rimborso dei voucher e uso del bonus cultura per pacchetti turistici destinati ai giovani sono i due temi posti sul tavolo dall’Aiav, l’Associazione italiana agenti di viaggio
Rimborso dei voucher e uso del bonus cultura per pacchetti di viaggio destinati ai giovani sono i due temi posti sul tavolo dall’Aiav, l’Associazione italiana agenti di viaggio. Sotto il cielo dei voucher di viaggio ci sono ancora tante incognite, anche se qualche punto fermo c’è: i voucher emessi lo scorso anno hanno validità 18 mesi (12 mesi quelli per i trasporti) e in caso di mancato utilizzo vanno rimborsati.
La scadenza dei voucher di viaggio e il rimborso sono al centro dell’attenzione dell’Aiav che ha chiesto al Ministero del Turismo di «aiutare e sostenere le agenzie di viaggio, gli organizzatori e gli operatori turistici a rimborsare i voucher alla scadenza attraverso strumenti adeguati».
Scadenza e rimborso dei voucher
L’Aiav ha infatti scritto al Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, in rappresentanza delle agenzie di viaggio, per inoltrare due proposte volte a sostenere la ripartenza del comparto, provato da mesi di grande crisi.
Il primo tema riguarda la scadenza dei voucher emessi dagli organizzatori di servizi e pacchetti turistici ai consumatori che non hanno potuto usufruire dei servizi prenotati a causa della pandemia.
Dopo una fase complessa, passata anche dalle contestazioni della Commissione europea, il legislatore ha esteso il periodo di fruibilità dei voucher a 18 mesi e ha stabilito espressamente l’obbligo di rimborso in caso di mancato utilizzo. Per i voucher emessi da strutture ricettive e tour operator il rimborso deve essere erogato entro due settimane dalla fine del periodo di 18 mesi. Al momento, dicono dall’Aiav, alcune associazioni di categoria premono perché sia prorogato il periodo di validità dei voucher. Ma questa proposta non piace agli agenti di viaggio.
Rimborso dei voucher, le proposte dell’Aiav
Dice Fulvio Avataneo, presidente Aiav: «Dal confronto con i Delegati Regionali di Aiav, che sono a diretto contatto con le agenzie sul territorio, emerge che la proroga del periodo di validità dei voucher potrebbe non essere la soluzione più adatta. Non siamo pregiudizialmente contro, ma è evidente che non risolve il problema, limitandosi a posticiparlo, inoltre potrebbe andare contro i principi più volte richiamati dall’Unione Europea. Pensiamo che la soluzione migliore sia aiutare e sostenere le agenzie di viaggio, gli organizzatori e gli operatori turistici a rimborsare i voucher alla scadenza attraverso strumenti adeguati».
L’associazione propone di usare risorse già stanziate dal Governo per garantire il rimborso dei voucher non onorati dagli organizzatori e di prevede, in collaborazione con le banche, «un sistema per la facilitazione dell’accesso al credito a tasso agevolato e di media durata per le imprese in crisi di liquidità. Se l’organizzatore – prosegue il presidente Aiav – non ha ottenuto il rimborso dei servizi prenotati da parte dei propri fornitori (vettori, hotel, corrispondenti locali, ecc..) potrà fare ricorso al fondo nazionale di garanzia istituito al fine di rimborsare i voucher non onorati dagli organizzatori; se ha ottenuto il rimborso da parte dei propri fornitori, potrà accedere al credito con interessi favorevoli e restituzione del prestito in 5/7/10 anni. È già stato difficile far accettare ai clienti un “rimborso” tramite voucher: la proroga rischia di gettare ulteriore cattiva luce sugli operatori, a scapito delle agenzie di viaggio, che sono l’anello di congiunzione tra il mercato e la filiera del turismo organizzato».
Bonus cultura per pacchetti turistici dedicati ai giovani
La seconda idea messa sul tavolo riguarda l’uso del bonus cultura per promuovere pacchetti turistici fra i giovani. La proposta è quella di allargare le attività di spesa del Bonus Cultura all’acquisto di pacchetti turistici realizzati e posti in vendita dalle agenzie di viaggio per permettere ai giovani di scoprire il patrimonio culturale italiano.
«Abbiamo immaginato – dice Avataneo – soluzioni di 2 notti, con tariffe agevolate su trasporti e alloggi, oltre a ticket d’ingresso e visita dei siti maggiormente rappresentativi. Il tutto, laddove possibile, privilegiando il turismo di prossimità, quindi favorendo anche le microimprese del territorio».
Il settore di viaggi e vacanze ha vissuto un tracollo nell’anno della pandemia. Secondo quanto certificato pochi giorni fa dall’Istat, nel 2020 sono crollate del 44,8% le vacanze, di quasi il 68% i viaggi di lavoro. E sul settore si è abbattuta una “crisi di drammatica entità”.