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RC AUTO, IVASS: IL PREZZO SCENDE DEL 5%. AACC: CALO INSUFFICIENTE

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Nel terzo trimestre del 2020, il prezzo effettivo della polizza Rc auto è stato in media di 389 euro, in riduzione di poco più del 5% (20 euro) su base annua. Secondo le Associazioni dei Consumatori, il lockdown avrebbe dovuto far precipitare il prezzo

Nel terzo trimestre del 2020, il prezzo effettivo della polizza Rc auto è stato in media di 389 euro, in riduzione di poco più del 5% (20 euro) su base annua. È quanto emerge dal Bollettino IPER relativo al terzo trimestre 2020.

Rc auto, le rilevazioni IVASS

Il Bollettino IPER relativo al terzo trimestre del 2020 rileva, in particolare, che dopo la contrazione dovuta soprattutto alle restrizioni alla circolazione dei primi mesi del 2020, ricomincia a crescere il numero di sottoscrizioni delle polizze con incrementi del 4,8 % a luglio e del 3,3 % a settembre.

 

Per quanto riguarda la riduzione dei prezzi, questa risulta più accentuata nel Sud Italia (Catanzaro -8,5%; Crotone -8,0 %) rispetto alle province del Nord e Centro Italia (Bolzano -2,1 %; Trento -2,2 %); mentre continua a restringersi il differenziale di prezzo tra Napoli e Aosta che è di 227 euro (il prezzo medio effettivo nelle due province è rispettivamente di 473 euro e 246 euro), in flessione del 36% rispetto al 2014.

Scatola nera e riduzione del premio

Il 23,2% delle polizze stipulate nel terzo trimestre del 2020, inoltre, prevede una clausola di riduzione del premio legata alla presenza di scatola nera, il cui tasso di penetrazione continua ad essere fortemente correlato al premio medio tra le province e varia dal 66% di Caserta al 4,3% di Bolzano.

UNC: il lockdown avrebbe dovuto far precipitare il prezzo

“Un calo vergognoso – afferma Massimiliano Donapresidente dell’Unione Nazionale Consumatori. – Il lockdown avrebbe dovuto far precipitare il prezzo dell’rc auto. Gli italiani, infatti, sono rimasti fermi dal 10 marzo al 17 maggio per ben 69 giorni, cosa che avrebbe già dovuto far calare il premio del 18,9%, 77 euro a polizza considerando il prezzo della polizza reso noto oggi”.

“Nel quarto trimestre – prosegue Dona – ci dovrebbe essere poi una riduzione ulteriore, visto che dal 6 novembre sono ricominciati i divieti, anche se differenziati a seconda del colore della regione. Meno male che l’Ivass ha aperto in ottobre un’indagine conoscitiva sul mancato calo dei premi Rc auto”.

Rc auto, calo insufficiente anche per il Codacons e Assoutenti

Del tutto insufficiente anche per il Codacons il calo delle tariffe Rc auto registrato dall’Ivass nel terzo trimestre del 2020.

“Siamo in presenza di un evidente squilibrio nell’andamento dell’Rc auto a tutto danno degli automobilisti italiani – spiega il presidente Carlo Rienzi. – Mentre infatti nei primi 6 mesi del 2020 le restrizioni legate al lockdown hanno portato secondo l’Istat ad un abbattimento del numero di incidenti, morti e feriti sulle strade italiane, con un crollo dell’incidentalità del -40%, le tariffe sono diminuite appena del -5%. Non solo. Gli utenti hanno continuato a pagare l’Rc auto nonostante le auto siano rimaste ferme a causa dei divieti alla circolazione imposti con il lockdown del Governo”.

Analogo il parere di Assoutenti. “Le tariffe Rc Auto sarebbero dovute scendere in modo decisamente più consistente – sostiene l’associazione.

“Urgono misure come la portabilità del certificato assicurativo. Bisogna inoltre a disboscare i contratti assicurativi da clausole vessatorie che limitano i diritti dei danneggiati in cambio di pochi euro di sconto – prosegue Furio Truzzipresidente di Assoutenti – ed è inoltre urgente la riforma radicale della Governance dell’Organismo di Vigilanza che non ha mai dimostrato la necessaria indipendenza dal vigilato”.

“Le recenti bozze, infatti, emanate dall’Ivass che ridurrebbero anche i diritti dei danneggiati che hanno subito lesioni gravi e gravissime, con apparente violazione della delega legislativa, suscitano scandalo e preoccupazione”, conclude il presidente di Assoutenti.