Cosa fare se si ritiene scorretta una pubblicità? Molti consumatori rivolgono agli sportelli dell’Unione Nazionale Consumatori questa domanda; ne parliamo con Vincenzo Guggino, Segretario generale dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria- IAP che “da oltre 50 anni fissa i parametri per una comunicazione commerciale ‘onesta, veritiera e corretta’ a tutela dei consumatori e della leale concorrenza tra le imprese. Lo fa con un Codice di Autodisciplina a cui aderiscono i principali operatori del settore.”
FLESSIBILITÀ E TEMPISMO
Il Codice di Autodisciplina è costantemente aggiornato per essere vicino alle reali esigenze del settore e sempre sintonizzato con l’evoluzione della società, mantenendo la flessibilità necessaria per cogliere rapidamente mutamenti e nuove istanze, come, ad esempio, quelle poste dalla comunicazione digitale e in particolare dall’influencer marketing. Lo IAP ha infatti varato il Regolamento Digital Chart al fine di mappare le più diffuse forme di comunicazione commerciale digitale e per ciascuna di esse indicare le modalità per rendere trasparente la loro finalità commerciale. Si tratta del primo e finora unico testo di riferimento per il settore in Italia.
INDIPENDENZA, COMPETENZA E TRASPARENZA
Il Codice di Autodisciplina è applicato da due organi indipendenti: il Comitato di Controllo, che agisce a tutela dei cittadini-consumatori e il Giurì, l’organo giudicante. Entrambi assicurano autonomia e imparzialità di giudizio in quanto costituiti da esperti qualificati esterni al mondo della comunicazione commerciale. La sanzione, in caso di accertata non conformità al Codice, è l’immediata cessazione del messaggio. Per garantire la massima trasparenza tutte le decisioni sono pubblicate sul sito www.iap.it.
RAPIDITÀ E CHIAREZZA PER IL CONSUMATORE
Il Codice di Autodisciplina utilizza formulazioni chiare e comprensibili applicate con procedure libere da formalismi, assicurando tempi rapidi di intervento (in genere i casi più complessi sono esaminati e risolti in 8-12 giorni lavorativi). Anche il singolo consumatore può segnalare gratuitamente un messaggio ritenuto improprio. Oltre il 90% delle decisioni riguarda la tutela del cittadino.
UN GIUDIZIO CHE FA GIURISPRUDENZA
Direttive, documenti comunitari, leggi e sentenze dei giudici italiani riconoscono da tempo all’Autodisciplina pubblicitaria il ruolo e il valore di sistema di giustizia alternativo a quello statuale, in grado quindi di alleviarne compiti ed oneri, senza costi per lo Stato. Un’efficace e rappresentativa Autodisciplina scongiura inoltre il ricorso a norme legislative di dettaglio, talvolta ingiustificatamente penalizzanti.
TUTTI POSSONO FARE UNA SEGNALAZIONE
Se il consumatore, dunque, ritiene che una pubblicità sia offensiva, ingannevole, violenta o volgare può segnalarlo allo IAP compilando e inviando il modulo per le segnalazioni.
Autore: Vincenzo Guggino_Segretario generale IAP