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PUBBLICITÀ ONLINE, LA RACCOLTA SUL WEB SUPERA QUELLA TV

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Nel 2019 le risorse destinate alle pubblicità online hanno raggiunto il 41% del totale contro il 39% riservato alla tv. Quest’anno si replica. I dati del focus Pubblicità dell’Agcom

La pubblicità online cresce. Nel 2019 per la prima volta la raccolta pubblicitaria online ha superato quella televisiva. E anche quest’anno la tendenza si confermerà. Il focus Pubblicità online pubblicato oggi dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni evidenzia che lo scorso anno i ricavi della raccolta pubblicitaria su Internet hanno superato quelli della pubblicità televisiva.

Pubblicità online in crescita

Nel 2019 le risorse destinate alla pubblicità online si stima abbiano raggiunto il 41% del totale, a fronte del 39% riservato alla televisione, del 7% alla stampa quotidiana, al 6% alla radio e alla stampa periodica.

 

E’ una tendenza che secondo le stime dell’Autorità si consoliderà anche nel 2020: sebbene si preveda che l’impatto della pandemia non risparmierà neanche la pubblicità online, ci si attende «un ulteriore ampliamento del divario tra i ricavi della pubblicità sul web e la raccolta degli altri settori».

La distribuzione della raccolta pubblicitaria sul web, prosegue l’Agcom, «mostra un andamento fortemente asimmetrico, nel quale l’1% dei soggetti realizza il 68% dei ricavi, mentre la restante quota è costituita da migliaia di operatori che ottengono dalla vendita di spazi pubblicitari ricavi marginali. La ripartizione delle entrate da pubblicità per categoria di operatore evidenzia una costante crescita del peso delle piattaforme online rispetto ai publisher e alle concessionarie tradizionali. Indipendentemente dagli scenari prospettati per il 2020 a seguito della crisi epidemica, si prevede, infatti, che la quota delle piattaforme continui ad aumentare raggiungendo, in termini di ricavi lordi, l’80% del totale».

L’Agcom riscontra dunque un doppio fenomeno: la crescente difficoltà dei publisher e delle concessionarie tradizionali nel competere nel settore e la loro dipendenza dai servizi di intermediazione offerti dalle piattaforme.