Italia leader in Europa per prodotti agroalimentari di qualità. L’intera filiera presenta dati in crescita e alla fine del 2016 il numero totale di prodotti agroalimentari di qualità riconosciuti dall’Unione europea sfiora i 300. Il report aggiornato sul settore è stato diffuso oggi dall’Istat, che sottolinea il forte aumento dei prodotti di qualità nel decennio 2006-2016. “L’Italia si conferma il primo Paese per numero di riconoscimenti Dop, Igp e Stg conferiti dall’Unione europea. I prodotti agroalimentari di qualità riconosciuti al 31 dicembre 2016 sono 291 (13 in più sul 2015); tra questi, quelli attivi1 sono 279 (95,9% del totale)”.
Nel 2016 si rafforza la crescita del settore in tutte le sue dimensioni: rispetto al 2015 il numero di produttori delle Dop, Igp e Stg aumenta del 4,4%, sintesi della lieve diminuzione registrata al Nord (-0,3%) e del consistente aumento rilevato nel Mezzogiorno (+12%) e nel Centro (+2,5%). Cresce anche il numero dei trasformatori (+4,6%). Gli allevamenti, ormai oltre 40 mila strutture, aumentano del 3,2% e la superficie investita del 16%.
Fra i principali settori sono in crescita i Formaggi, gli Ortofrutticoli e cereali e gli Oli extravergine di oliva. I settori col maggior numero di riconoscimenti sono Ortofrutticoli e cereali (110 prodotti), Formaggi (52), Oli extravergine di oliva (45) e Preparazioni di carni (41); Carni fresche e Altri settori comprendono, rispettivamente, 5 e 38 specialità. Le regioni con più Dop e Igp sono Emilia-Romagna e Veneto (rispettivamente 45 e 38 prodotti riconosciuti). I prodotti Dop italiani riconosciuti dalla Ue sono 166, due in più rispetto all’anno precedente; i prodotti Igp sono 123, 11 in più rispetto al 2015.
“I prodotti Dop, Igp e Stg si rafforzano come componente importante del settore agroalimentare italiano e fattore di competitività delle realtà agricole locali – spiega l’Istat – Pur mantenendo talune caratteristiche tipiche dei prodotti di nicchia, il comparto dei prodotti di qualità va assumendo connotazioni sempre più rilevanti. Complessivamente, fra il 2006 e il 2016 si registra un consistente aumento del numero di specialità riconosciute e di quelle attive, con tassi di crescita elevati soprattutto nel triennio 2009-2011.Nel decennio considerato, le specialità Dop, Igp e Stg riconosciute dall’Ue passano da 156 a 291 e i prodotti attivi da 153 a 279”.