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POLIZZE ASSICURATIVE PER LE AUTO, L’IVASS SEGNALA SETTE SITI IRREGOLARI

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L’IVASS segnala sette siti la cui distribuzione di polizze assicurative è irregolare: le polizze ricevute dai clienti sono false e i relativi veicoli non sono assicurati. UNC chiede l’intervento del legislatore per tutelare gli utenti

Francesca Marras

IVASS segnala sette siti la cui distribuzione di polizze assicurative è irregolare. In particolare, avverte, le polizze ricevute dai clienti sono false e i relativi veicoli non sono assicurati.

In merito a tali siti (www.aronaassicurazioni.com, www.brokerbressan.site, www.cremoneseassicurazioni.com, www.polizzarc.com, www.sheltiaassicura.com, www.sicurezzabrokere.com, www.subitoassicurarca.com) l’IVASS raccomanda di adottare le opportune cautele nella valutazione di offerte assicurative via internet o telefono (anche via WhatsApp), soprattutto se di durata temporanea.

 

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In particolare, l’IVASS consiglia ai consumatori di controllare, prima del pagamento del premio, che i preventivi e i contratti siano riferibili a imprese e intermediari regolarmente autorizzati e di consultare sul sito www.ivass.it:

  • • glielenchi delle imprese italiane ed estere ammessead operare in Italia (elenchi generali ed elenchi specifici per la r. c. auto, italiane ed estere);
  • • il Registro unico degli intermediari assicurativi(RUI) e l’Elenco degli intermediari dell’Unione Europea;
    • l’elenco degli avvisirelativi ai Casi di contraffazione, Società non autorizzate e Siti internet non conformi alla disciplina sull’intermediazione.

L’Istituto sottolinea, inoltre, che i pagamenti dei premi effettuati a favore di carte di credito ricaricabili o prepagate sono irregolari e che sono irregolari anche i pagamenti effettuati a favore di persone o società, non iscritte negli elenchi sopra indicati.

Unione Nazionale Consumatori: già 148 siti fake nel 2020

“È un dato in crescita esponenziale. I siti fake sono ormai diventati un’emergenza di cui deve occuparsi anche il legislatore – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. –

A fronte di 50 siti irregolari individuati nel 2017, si è passati a 103 nel 2018, il doppio, 168 nel 2019, con un incremento del 63,1% rispetto al 2018 e del 236% rispetto al 2017. Ebbene, nel 2020 siamo già a quota 148. Andando avanti con questo ritmo a fine anno si arriverebbe a 226 siti, un bollettino di guerra”

UNC chiede, dunque, l’intervento del legislatore, “sia per inasprire le pene per i truffatori che per attenuare le sanzioni per il consumatore che in buona fede sottoscrive polizze false”.

“Nel 2019, per la violazione dell’art. 193 del Codice della strada, sono state comminate dalle forze dell’ordine 177.029 multe, 66.801 da carabinieri, 55.747 dalla polizia e 54.481 dai vigili dei comuni capoluogo. Multe che variano da 849 a 3.396 euro – prosegue Dona – Molti di questi consumatori non sapevano che il loro veicolo non era assicurato e di essere vittime di una truffa.

Ma l’art. 193, purtroppo, non distingue tra chi, con dolo, decide consapevolmente di non assicurarsi e chi si è incautamente fidato di un sito fake. Ecco perché abbiamo chiesto al Parlamento di modificare il Codice della strada, ma finora la richiesta non è stata accolta”.