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PATENTE: CAMBIA LA PROVA PER LE MOTO

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di Marina Crisafi

Cambia la prova pratica per conseguire la patente per le moto. Il decreto del ministero dei trasporti del 26 settembre 2018 pubblicato venerdì scorso in Gazzetta Ufficiale introduce infatti una “Nuova disciplina delle prove di valutazione delle capacità e dei comportamenti per il conseguimento delle patenti di guida delle categorie A1, A2 e A”.

 

Vediamo le principali novità:

Patente moto: nuovi schemi e meno fasi

A distanza di un anno dalle circolari con le linee guida pubblicate dal Mit nel 2017, escono dunque i nuovi schemi moto per gli esami pratici delle patenti A, A1 e A2.

Tre fasi anzichè sei

Tra le principali novità del decreto, oltre ad una nuova configurazione degli schemi (con spazi più ampi rispetto al passato), la definizione di un limite minimo e massimo per l’esecuzione, c’è l’articolazione della prova in tre fasi (in luogo delle 6 attuali):

– verifica della capacità del conducente di prepararsi ad una guida sicura;

– esecuzione delle manovre su percorso sui circuiti di prova;

– comportamenti di guida nel traffico, intesi a verificare che il candidato esegua in sicurezza, adottando le opportune precauzioni, le operazioni previste.

Circuiti di prova

Il percorso dei singoli circuiti di prova, dispone il decreto, è delimitato da appositi coni, di altezza non inferiore a 30 centimetri, ovvero delineato con strisce orizzontali, sulle quali in ogni caso, vanno sovrapposti i coni.

Abbigliamento tecnico

Il decreto interviene anche sull’abbigliamento tecnico dei candidati, introducendo l’art. 2-ter al decreto del Mit del 2013, disponendo che “al fine di tutelare l’incolumità dei candidati, gli stessi, durante l’esecuzione delle prove indossano: casco integrale, guanti, giacca con protezione dei gomiti e delle spalle; scarpe chiuse, pantaloni lunghi e protezioni delle ginocchia, paraschiena”.