In un caso c’erano panini che contenevano insetti. E nel laboratorio di panificazione il Nas di Lecce ha trovato farina invasa da parassiti, tenuta in ambienti insalubri e privi di autorizzazione. A Roma, lo scorso ottobre, è stata chiusa l’attività didattica di un istituto scolastico (due materne e una media) perché anche nella mensa c’erano animali infestanti ed escrementi di roditori.
È servito il ripristino delle condizioni minime igieniche attraverso operazioni di derattizzazione, sanificazione dei locali e lavori straordinari di pulizia. In altri casi venivano dati alimenti diversi da quelli previsti dal contratto di fornitura delle mense, come carne di origine polacca anziché italiana. I controlli fatti dai Nas sulle mense scolastiche hanno portato alla chiusura di sette strutture. Irregolare una mensa su tre.
I primi risultati di una serie di controlli, tuttora in corso, sui servizi di ristorazione scolastica fatti dal Comando per la tutela della salute insieme al Ministero dicono che sono state ispezionate 224 mense presenti negli istituti scolastici del territorio nazionale, delle quali 81 hanno evidenziato irregolarità, tra queste 7 presentavano una grave situazione igienico-strutturale e ne è stata disposta la sospensione del servizio. Alle 81 irregolari sono state contestate 14 violazioni penali, 95 infrazioni amministrative alle normative nazionali e comunitarie con il deferimento di 15 persone alle competenti Autorità Giudiziarie oltre alla segnalazione di 67 soggetti alle Autorità Amministrative, nonché l’irrogazione di sanzioni pecuniarie per oltre 576mila euro.
Sono state sequestrate oltre 2 tonnellate di derrate alimentari – prodotti ittici, carni, formaggi, frutta, verdura, olio, pane – prive di indicazioni di tracciabilità e provenienza dei prodotti, tenute in ambienti e condizioni inadeguati o scadute di validità.
I controlli si sono concentrati sulle condizioni igieniche dei locali, sulla rispondenza dei menù ai capitolati d’appalto, sulla corretta gestione e preparazione degli alimenti anche in relazione alle esigenze nutrizionali e salutistiche dei ragazzi.
“Cibi scaduti, gravi carenze igieniche, perfino topi e parassiti vari: un film dell’orrore – dichiara il ministro della Salute, Giulia Grillo – Come madre e come ministro mi indigna pensare che sulle tavole dei nostri figli, a scuola, possano finire escrementi, muffe o alimenti di dubbia origine. Oggi chi lavora nel settore delle mense sa benissimo che vi sono regole chiare da seguire e tutti i mezzi possibili per garantire tracciabilità, igiene e correttezza di conservazione degli alimenti. Per questo non possiamo permettere il menefreghismo di chi stipula contratti ben precisi e poi fa il furbo o peggio. A maggior ragione quando è in gioco la salute dei più piccoli e vulnerabili: i bambini”.
“La maggioranza delle violazioni rilevate in questo piano di controlli sono di tipo amministrativo come la mancata applicazione dei sistemi di autocontrollo e prevenzione del rischio, carenze igieniche e strutturali delle aree adibite alla lavorazione, irregolarità sull’etichettatura e sulla tracciabilità degli alimenti – precisa il Gen. Adelmo Lusi, Comandante dei Carabinieri per la Tutela della Salute (Nas). – Gli illeciti penali hanno interessato reati quali la frode e le inadempienze nelle pubbliche forniture, dovute al mancato rispetto agli obblighi contrattuali assunti dalle aziende di catering all’atto dell’assegnazione delle gare di appalto, la detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione e l’omessa applicazione delle misure di sicurezza sui luoghi di lavoro ed a tutela degli operatori”.