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LO SHOPPING È PARTITO COL BLACK FRIDAY MA ORA RISCHIA DI FERMARSI. VENTI FREDDI SUI CONSUMI DI NATALE?

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Le associazioni dei consumatori prevedono consumi di Natale con vendite ridotte per effetto del Black Friday e di un clima di sfiducia e incertezza da parte delle famiglie

Sabrina Bergamini

Venti freddi sui consumi di Natale? Il proliferare di offerte e di promozioni del Black Friday nelle scorse settimane ha fatto levare grida di giubilo per la percentuale di consumatori attratta dagli sconti anche in vista delle feste. E diverse stime hanno raccontato come il Black Weekend sia diventato occasione non solo per dare il via allo shopping di Natale ma anche per anticipare i regali, almeno uno su tre.

Cosa rimane ora? Previsioni di consumi strettamente legati al periodo natalizio che si fanno invece un po’ più fredde e più caute. Per l’Unione Nazionale Consumatori le vendite saranno ridotte proprio per effetto del Black Friday. Per il Codacons la spesa complessiva delle feste rischia il segno meno anche perché fra le famiglie è ancora diffuso un clima di incertezza e sfiducia.

 

UNC Natale: vendite ridotte per effetto Black Friday

«Come lo scorso anno, anche nel 2019 si attendono a Natale meno vendite del solito per via dell’effetto Black Friday», dice l’UNC.

L’associazione ha analizzato i dati Istat delle vendite al dettaglio dello scorso anno e ha notato che i prodotti che avevano avuto un boom delle vendite a novembre, sono poi calati a dicembre. È il caso di elettrodomestici, calzature, informatica e telefonia, le voci che più vengono trainate dallo shopping del Venerdì Nero. Alla fine dell’anno scorso, le uniche voci che comunque hanno avuto un buon andamento sono state, per novembre e dicembre, elettrodomestici – tv e, in misura più contenuta, informatica e telefonia.

«Una dimostrazione del fatto che le vendite del Black Friday sono nella gran parte dei casi regali di Natale anticipati e non determinano un reale aumento delle vendite complessive», spiega l’UNC.

Così, analizza l’associazione, gli elettrodomestici, radio, tv e registratori che a novembre dello scorso anno avevano registrato il record tendenziale delle vendite, +11,7%, a dicembre poi calarono dello 0,9%. Le calzature, al secondo posto delle vendite annue di novembre con un +4,3%, poi nel mese di Natale scesero del 2,5%.

L’associazione di consumatori ha sommato le vendite di novembre e di dicembre 2018, confrontandole con gli stessi mesi del 2017, per verificare se, grazie al Black Friday, si registrava un reale incremento delle vendite complessive e non un mero spostamento da dicembre a novembre.

Risultato? Per le vendite non alimentari si è registrato solo un +0,3%. Solo due gruppi di prodotti hanno riportato un rialzo rilevante delle vendite totali, ossia delle vendite degli ultimi due mesi del 2018 rispetto allo stesso periodo del 2017: Elettrodomestici, radio, tv e registratori con + 4,4% e Dotazioni per l’informatica, la telefonia e le telecomunicazioni con +1,6%.

Codacons: famiglie incerte e orientate al risparmio

Sui consumi di Natale rischia però di abbattersi anche il clima di sfiducia delle famiglie, dice il Codacons, che esprime preoccupazione sull’andamento della spesa durante le prossime festività. Le famiglie sembrano orientate di più al risparmio, anche per le incertezze ancora legate alla manovra finanziaria.

«Se da una parte il Black Friday dello scorso 29 novembre attraverso sconti e promozioni ha portato molti consumatori ad anticipare alcune spese legate al Natale, come quelle relative ai regali o agli addobbi per la casa, dall’altro si registra un diffuso clima di incertezza e sfiducia da parte delle famiglie, sia sulla propria condizione economica che su quella del paese – commenta il presidente Carlo Rienzi – Una situazione che rischia di riflettersi sui consumi legali alle festività natalizie, portando ad un calo della spesa a dicembre e ad una riduzione del giro d’affari generato dal Natale».