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LEGAMBIENTE, MARE MONSTRUM: 56 REATI AMBIENTALI AL GIORNO

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Cemento illegale. Scarichi inquinanti e mala depurazione. Saccheggio delle risorse ittiche. Illegalità ambientali. È lungo l’elenco dei fenomeni che parlano di mare e coste italiane sotto un “brutale assalto”, come lo chiama Legambiente che da lunedì 24 giugno fa partire l’edizione annuale di Goletta Verde. L’imbarcazione ambientalista riprende il viaggio lungo le coste d’Italia, 25 tappe fino al 25 agosto, per controllare la qualità delle acque e denunciare abusivismo edilizio, marine litter, illegalità ambientali.

 

I numeri del dossier Mare Monstrum, basato sul lavoro delle Capitanerie di Porto e delle forze dell’ordine, vengono snocciolati da Legambiente e sono drammatici: lungo le coste si contano 56 reati ambientali al giorno, più di 2 ogni ora, quasi 3 per ogni chilometro di litorale. Il trend è lo stesso da dieci anni a questa pare: nel 2018 sono state 20.437 le infrazioni accertate, il 20% in più rispetto all’anno precedente; salgono a 23.554 le persone denunciate e arrestate (+20%); 5.834 i sequestri (+22%) per un valore di 1,5 miliardi di euro considerando i sequestri e il valore delle sanzioni penali e amministrative comminate dalle Forze dell’ordine. Le minacce sono sempre le stesse: illegalità legate al ciclo del cemento (34% dei reati); Inquinamento delle acque (33,1%); pesca di frodo (23,1%); infrazioni al codice della navigazione (9,8%).

Oltre la metà delle illeciti accertati, per la precisione il 52,7%, si concentra in Campania, Puglia, Sicilia e Calabria che sono le le prime quattro regioni nella classifica nazionale dell’illegalità ai danni del mare. La Campania ha il primato assoluto con 3.483 infrazioni (il 17%) spalmate lungo i suoi 470 chilometri di costa, 4.141 persone denunciate o arrestate e 1.397 sequestri.

Anche quest’anno i numeri del cemento illegale nelle regioni costiere sono impressionanti: 6.955 infrazioni accertate, di cui oltre la metà sempre tra Campania, Puglia, Calabria e Sicilia; oltre 9mila tra arresti e denunce, 1.549 sequestri. Lo stesso vale per quanto riguarda le infrazioni legate al ciclo dei rifiuti, in particolare scarichi inquinanti e mala depurazione: 6.763 infrazioni accertate, in aumento dell’11,2% rispetto al 2017; 8.560 (+2,7%) tra denunce e arresti e 2.447 sequestri (+12,1%). Ci sono poi il saccheggio della risorsa ittica (unico indicatore in calo) e il contrasto alle pratiche illecite nella navigazione da diporto, dato che cala del 31,3% rispetto all’anno precedente per quanto riguarda le infrazioni e del 27,6% per quanto riguarda le persone denunciate, ma che si impenna per numero di sequestri: + 59,3% rispetto al 2017.

Goletta Verde porterà avanti la battaglia della messa al bando delle plastiche usa e getta e  la lotta al marine litter; quella di garantire il diritto all’accesso libero alle spiagge ai cittadini e tutelare i paesaggi marino costieri per frenare la perdita di biodiversità. Ci sarà poi SOS Goletta cui cittadini e turisti potranno segnalare situazioni anomale di inquinamento delle acque.

Goletta Verde viaggerà dal 24 giugno al 15 agosto: 25 tappe, nelle 15 regioni costiere italiane, dal Friuli-Venezia Giulia alla Liguriaper controllare mare e coste ma anche per informare e sensibilizzare i cittadini sull’importanza di salvaguardare l’ecosistema marino e affermare il ruolo centrale del Mediterraneo nelle politiche di accoglienza, solidarietà e integrazione. Commenta il presidente di Legambiente Stefano Ciafani: “I dati del nostro dossier ci dicono che l’Italia costiera è ancora sotto attacco, nonostante l’incessante lavoro delle Forze dell’ordine e dalla Capitaneria di porto che ora hanno a disposizione anche nuovi strumenti di contrasto offerti dalla legge sugli ecoreati. Un impegno che, anche se unito alla crescente sensibilità e attenzione dei cittadini, evidentemente non basta. I numeri ci dicono che bisogna fare di più e meglio. Ed è l’obiettivo che ci poniamo anche quest’anno con il nuovo viaggio di Goletta Verde che per tutta l’estate manterrà alta l’attenzione contro i nemici del mare, per combattere le trivellazioni di petrolio, la mala depurazione, il cemento illegale e il marine litter”.