Il 27 agosto scorso avevamo già lanciato il nostro grido di allarme attraverso le pagine dei quotidiani locali a proposito dei tagli operati dal Commissario alla Sanità Calabrese Massimo Scura al budget destinato agli istituti convenzionati, ovvero a tutte quelle strutture private che operano nel territorio calabrese attraverso una convenzione con la Regione e che erogano ai cittadini in tempi rapidi, una serie di prestazioni sanitarie fondamentali (analisi del sangue, radiografie, ecografie, risonanze magnetiche, tac, ecc. ecc.), tramite il pagamento del solo ticket.
E’ quanto sostiene l’avv. Saverio Cuoco, presidente regionale dell’Unione Nazionale Consumatori Calabria e del Centro difesa del malato, a proposito dell’annuncio dato dal Dott. Eduardo Lamberti Castronuovo, a chiudere l’Istituto clinico De Blasi e licenziare i dipendenti, a seguito della sentenza del Tar del 18 dicembre scorso che di fatto penalizza tutte quelle strutture private che operano nel territorio calabrese, attraverso una convenzione con la Regione e che erogano ai cittadini in tempi rapidi, una serie di prestazioni sanitarie fondamentali tramite il pagamento del solo ticket.
E mentre l’accesso al servizio sanitario pubblico diventa sempre più un percorso a ostacoli, nel quale pesano prevalentemente lunghe liste di attesa, più volte denunciate dall’Unione Nazionale Consumatori che richiedono prenotazioni di parecchi mesi ed a volte di anni, nonostante la normativa vigente preveda tempi ben precisi sia per le visite specialistiche (30 giorni), che per gli esami diagnostici (60 giorni), la sanità privata convenzionata viene penalizzata da commissari-contabili che piuttosto che mettere al centro della programmazione la salute dei cittadini, impediscono l’accesso dei pazienti alle strutture private convenzionate, costringendo molti calabresi ad andare in altre Regioni per potersi curare adeguatamente, senza peraltro considerare che tutto ciò comporta inevitabilmente la chiusura di strutture sanitarie private convenzionate, in molti casi efficienti, dotate di personale professionale altamente qualificato, che si sostituiscono ad una sanità pubblica il più delle volte inesistente.
In una Regione come la Calabria, in cui le liste di attesa appaiono bibliche ed i livelli essenziali di assistenza esistono solo in teoria, è veramente scandaloso come un commissariamento forzato che certamente non ha giovato né alle strutture mediche pubbliche né a quelle private del territorio, ha penalizzato il diritto alla salute dei cittadini calabresi che da adesso saranno ulteriormente costretti ad emigrare verso altre regioni, anche confinanti con la Calabria, aumentando notevolmente già il triste primato detenuto dei viaggi della speranza.
Per questa ragione l’Unione Nazionale Consumatori Calabria esprime piena solidarietà al Dott. Eduardo Lamberti Castronuovo, confermando il sostegno ad ogni eventuale iniziativa messa in campo per contrastare un così grave danno sia alla salute dei cittadini che ai lavoratori dell’Istituto De Blasi, ai quali va la nostra piena solidarietà, costretti a non poter lavorare a seguito di scelte scellerate e che sicuramente si appresteranno a trascorrere un natale non certo dei migliori.