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LA BUSSOLA DEI DIRITTI. TLC, CONTRATTI E BOLLETTE: IL PUNTO SULLE NOVITÀ AGCOM

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Modifiche dei contratti di telefonia, bollette a 28 giorni che tornano mensili, informazioni ai clienti: cosa prevede l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni? E come possono orientarsi i consumatori?Da una recentissima delibera dell’Agcom emerge che gli operatori del settore delle telecomunicazioni dovranno necessariamente comunicare ai propri clienti eventuali modifiche contrattuali che non richiedono il diritto di disdetta gratuita, con un preavviso di almeno due mesi rispetto al momento della modifica. Le informazioni veicolate con ogni mezzo agli utenti sui prezzi dei servizi, i tempi e le modalità attraverso le quali la modifica della cadenza di rinnovo delle offerte interverrà, dovranno inoltre essere fornite dagli operatori in maniera chiara, trasparente ed esaustiva. E’ quanto si legge all’articolo 1 del delibera in esame, entrata in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sul sito web www.agcom.it dell’Autorità, su cui era disponibile dal 17 gennaio 2018.

Qual è la novità introdotta dalla nuova norma Agcom? Per la prima volta vengono prese in considerazione due diverse tipologie di variazione delle condizioni contrattuali che prevedono o meno il diritto di disdetta senza oneri a carico dell’utente. In pratica, fino a oggi la legislazione di settore prevedeva per le compagnie telefoniche solo un preavviso di 30 giorni per qualunque tipo di modifica contrattuale, mentre dall’entrata in vigore della recente delibera Agcom le compagnie sono obbligate a dare un preavviso maggiore, di almeno due mesi appunto, laddove la variazione prospettata non sia gratuita per l’utente, ma al contrario arrechi al medesimo un aggravio in termini di spesa.

La novità normativa viene introdotta da Agcom non a caso in questo momento storico in cui gli operatori di telecomunicazioni, stando al dettato del decreto fiscale 148/2017 convertito nella legge n. 172/2017, che ha imposto uno stop alla fatturazione a 4 settimane per telefonia e Pay tv, dovranno ristabilire la pregressa tariffazione a ciclo mensile sia per la telefonia fissa sia per quella mobile entro il prossimo 5 aprile. Questa ulteriore rimodulazione contrattuale arrecherà agli utenti dei rincari in termini economici oltre a una diminuzione in termini di durata dei singoli piani tariffari attivi, che essendo perlopiù flat avranno una durata mensile e non più sui 28 giorni. Le compagnie telefoniche stanno iniziando a comunicare ai propri clienti tramite sms, comunicazioni in bolletta e il servizio clienti, il ritorno alla fatturazione mensile delle offerte commerciali come previsto dalla legge 172/2017, evidenziando anche i rincari che ne deriveranno, primo fra tutti dettato del ritorno ai 12 rinnovi annuali al posto dei 13 come accadeva con la tariffazione ogni 28 giorni. La tredicesima mensilità che si era aggiunta con i 28 giorni, sarà infatti spalmata tra 12 rinnovi.

di Claudia Ciriello