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GIOVANI: BENESSERE PEGGIORA SU 2012

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Nel 2018, quasi la metà dei giovani di 18-34 anni (47,8%) evidenzia l’assenza di deprivazione nelle 5 dimensioni del benessere considerate (Salute; Lavoro, Istruzione; Benessere; Coesione sociale; Territorio), un terzo (33,5%) ne ha solo una, mentre il 18,7% (quasi 2 mln di giovani) risulta multi-deprivato, cioè è deprivato in due o più dimensioni del benessere. La multi-deprivazione è più alta tra i giovani adulti di 25-34 anni (20,9% contro 15,2% dei giovani di 18-24 anni) e nel Mezzogiorno (23,9% contro 14,3% al Nord e 18,0% al Centro).

 

Rispetto al 2012 la condizione dei giovani è peggiorata: è diminuita di quasi 4 punti percentuali la quota di quelli senza alcun tipo di disagio, sono invece aumentati sia i giovani deprivati per una sola dimensione (+2,6 punti percentuali), sia i multi-deprivati (+1,3 punti percentuali).

Il peggioramento rispetto al 2012 ha riguardato la dimensione relativa alla Coesione sociale, che include le relazioni sociali e la partecipazione politica (da 17,6% nel 2012 a 24,9%), e le caratteristiche del territorio in cui si vive (da 12,9% a 15,7%); al contrario, migliorano le condizioni per le dimensioni Lavoro e Istruzione (da 22,2% nel 2012 a 19,6%) e Benessere soggettivo (da 11,5% a 7,6%).

Il peggioramento è avvenuto nel Nord e al Centro, dove la quota di giovani senza alcun disagio cala rispettivamente di 8,4 e 4,8 punti percentuali. Invece nel Mezzogiorno, dove le difficoltà già nel 2012 erano maggiori, la situazione è sostanzialmente stabile (-0,8 punti percentuali).

Tre quarti dei giovani multi-deprivati lo sono in due dimensioni, un quinto in tre. Le dimensioni che più incidono sulla multi-deprivazione sono quelle relative alla Coesione sociale (il 69,5% dei multi-deprivati sono deprivati in questo dominio) e al Lavoro (il 58,1% dei multi-deprivati).