L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria, in materia di pubblicità ingannevole e comparativa, pratiche commerciali scorrette, violazione dei diritti dei consumatori nei contratti, violazione del divieto di discriminazioni e clausole vessatorie nei confronti di Fitobalt-Tè Antiparassitario.
Secondo le informazioni acquisite dall’Agcm partendo dalle segnalazioni di Altroconsumo e AIFA, sul sito web www.on-linefarmacia.it/fitobalt-monastic-tea-antiparassitario-vi-allunga-la-vita/ e sul sito web http://it.fitotea-pro.com verrebbe presentato e commercializzato in modo ingannevole il prodotto denominato “FitoBalt Monastic Tea” o anche, più genericamente, “tè antiparassitario” come un prodotto “certificato e testato clinicamente”, “privo di effetti collaterali”, idoneo non solo a combattere i sintomi causati dai parassiti nel corpo umano “uccidendo gli organismi dannosi”, ma anche a “rispristinare i tessuti danneggiati rimuovendo l’intossicazione”.
Inoltre, secondo quanto affermato dalla comunicazione commerciale, si tratterebbe di un prodotto la cui assunzione non implicherebbe la necessità di una prescrizione medica in relazione alle sue caratteristiche naturali (contenente foglie di betulla, corteccia di quercia, calendula, menta piperita, tanaceto, assenzio, camomilla, ulignosa, achillea, agrimonio, salvia medica).
L’indicazione relativa alla particolare efficacia curativa del prodotto, è poi rafforzata dall’enfasi posta in relazione ai vanti prestazionali del prodotto il quale può essere usato “per curare un’infezione in corso” ed il cui utilizzo avrebbe dato risultati sorprendenti poiché, in sole tre settimane di assunzione, “nel 100% dei casi il tè antiparassitario ha liberato i pazienti dai parassiti o li ha aiutati a diminuirne significativamente il numero (in caso di forti infezioni)”.
Inoltre nei siti internet indicati non viene riportata la denominazione sociale dei professionisticoinvolti nella diffusione della predetta comunicazione commerciale, né sono indicati i loro recapiti.
Secondo l’Autorità, il comportamento descritto potrebbe far presuppore una violazione degli artt. 20, 21, 22, 23 del Codice del Consumo, in quanto, da un lato, sembra fornire una rappresentazione non veritiera della natura, delle caratteristiche principali e dei relativi effetti del prodotto denominato “FitoBalt Monastic Tea”, come un prodotto testato e “certificato”, avente la capacità di curare malattie e disfunzioni e, dall’altro, omette informazioni rilevanti circa l’identità ed i recapiti dei professionisti coinvolti.
La promozione pubblicitaria del prodotto in questi termini sembra idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento del consumatore medio, sviandone le scelte commerciali in violazione del Codice del Consumo.