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FIDUCIA DEI CONSUMATORI IN CALO. AACC: PESA LA SITUAZIONE DI INSTABILITÀ

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L’indice del clima di fiducia dei consumatori è in leggero calo, secondo le stime Istat. A gennaio 2021 si stima, infatti, una flessione da 101,1 a 100,7. I commenti delle Associazioni dei consumatori

L’indice del clima di fiducia dei consumatori è in leggero calo, secondo le stime Istat. A gennaio 2021 si stima una flessione da 101,1 a 100,7. Al contrario l’indice composito del clima di fiducia delle imprese aumenta lievemente (da 87,7 a 87,9).

Per quanto riguarda i consumatori, peggiorano i giudizi sulla situazione economica generale e le attese sulla disoccupazionerecuperano, invece, per il secondo mese consecutivo le aspettative, sia sulla situazione economica generale, sia su quella familiare. Il clima personale e quello futuro registrano, infatti, un calo da 107,0 a 106,5 e da 105,3 a 103,2 rispettivamente; mentre il clima economico registra una sostanziale stabilità (da 83,5 a 83,4) e il clima corrente aumenta da 98,3 a 99,0.

 

Fiducia dei consumatori, il parere di Coop

“I dati rilevati da Istat non lasciano margini di dubbio e continuano a registrare con modeste differenze rispetto alla precedente rilevazione il clima pesante che si respira nel Paese, aggravato anche da una crisi politica di cui non si sentiva il bisogno – commenta Marco Pedroniattuale Presidente di Ancc-Coop (l’Associazione nazionale delle cooperative di consumatori) e di Coop Italia.

Secondo l’ultima ricerca Coop, se un italiano su due prevede di mantenere inalterati i propri consumi (57%), uno su quattro (22%) ne prevede una contrazione superiore al 5% rispetto alla normalità pre-Covid.

Federconsumatori: dati prevedibili

“Un calo che conferma il persistente disagio delle famiglie, ora aggravato dalle preoccupazioni causate dalla crisi di governo – afferma Emilio ViaforaPresidente Federconsumatori. – Un malessere più che comprensibile, se si pensa all’emergenza sanitaria ancora in corso, alla contrazione del potere di acquisto, alla perdita del lavoro, alla diminuzione dei consumi e all’aggravarsi delle diseguaglianze registrati in questi mesi”.

“Una situazione come quella attuale – conclude – non può essere affrontata e risolta con provvedimenti di carattere emergenziale, ma necessita di azioni orientate a rendere solida la nostra economia sul lungo periodo”.

Fiducia dei consumatori, il parere del Codacons

Secondo il Codacons sulle aspettative dei consumatori pesa la situazione di instabilità che caratterizza l’Italia in questo momento, sia sul fronte sanitario che su quello politico.

“Dopo la ripresa di dicembre legata all’effetto Natale, la fiducia dei consumatori torna a registrare numeri negativi – spiega il presidente Carlo Rienzi. – Un dato che, ricordiamo, ha conseguenze dirette sulla propensione alla spesa delle famiglie e sui consumi, che rischiano di subire nel primi mesi del 2021 una ulteriore contrazione”.

Unione Nazionale Consumatori: nessun effetto vaccino

“Dati devastanti. Nonostante il 27 dicembre sia scattato in tutta Europa il Vax Day, nemmeno questo evento storico per tutta l’umanità è bastato a dare speranza nel futuro. Il problema non è l’entità del calo, molto lieve, ma il fatto che non ci sia stato nessun effetto vaccinoHa prevalso l’effetto lockdown”, afferma Massimiliano Donapresidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Inoltre siamo ancora molto distanti dal clima di fiducia pre-Covid. Rispetto a febbraio, ultimo mese pre-lockdown, la fiducia è inferiore di 10,1 punti, 11,3 punti in meno nei confronti di gennaio, ultimo mese pre-pandemia. Per il clima economico i dati precipitano e sono pari, rispettivamente, a -37,5 e -40,7.” conclude Dona.