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FAME E COVID-19, LA PANDEMIA FA RISCHIARE UNA CATASTROFE ALIMENTARE

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La pandemia fa rischiare una catastrofe alimentare. Fame e Covid-19 aggraveranno la situazione dei paesi già in crisi

Sabrina Bergamini

Il mondo rischia una catastrofe alimentare senza precedenti a causa della pandemia. Il Covid-19 avrà un impatto considerevole in tutto il mondo su fame, malnutrizione e insicurezza alimentare. Si aggiungerà a guerre e conflitti, alle catastrofi naturali, agli choc economici. E potrebbe far precipitare una situazione già diffusa di crisi alimentare. La relazione mondiale sulle crisi alimentari (The Global Report on Food Crisis) appena pubblicata sottolinea la necessità di agire per evitare una catastrofe alimentare aggravata dalla pandemia.

 

Fame e Covid-19, si rischia una crisi senza precedenti

L’edizione 2020 è stata appena pubblicata dalla Rete mondiale contro le crisi alimentari, un’alleanza internazionale di agenzie delle Nazioni Unite, governative e non governative di cui fanno parte Fao, World Food Programme, Unicef, Unhcr e Unione europea.

I dati e le analisi presentati nel Rapporto globale si riferiscono al 2019 e precedono la pandemia, ma «rivelano un quadro già terribile dell’insicurezza alimentare acuta globale e della malnutrizione – anche prima che la diffusione della malattia iniziasse a influire sui sistemi alimentari».

Ecco i numeri principali da tenere a mente per capire quanto fame e crisi alimentare siano già diffusi e quanto potrebbe essere dirompente l’impatto della pandemia.

Alla fine del 2019 oltre 135 milioni di persone in 55 paesi e territori erano in una situazione di insicurezza alimentare grave e avevano bisogno di aiuti di emergenza.

Più di 183 milioni di persone si trovavano in una situazione di sicurezza alimentare precaria, con un forte rischio di precipitare nell’insicurezza alimentare grave in caso di shock aggiuntivi.

Sempre a fine 2019, 17 milioni di bambini nel mondo soffrivano di deperimento a causa di malnutrizione acuta. E 75 milioni di bambini avevano un ritardo di crescita causato da malnutrizione cronica.

La rete mondiale contro le crisi alimentari mette in guardia: a causa della pandemia da coronavirus la situazione potrebbe continuare a peggiorare quest’anno e avere un impatto pesantissimo su milioni di persone vulnerabili.

«Sfortunatamente, la situazione nel 2020 potrebbe continuare a peggiorare a causa dell’impatto di COVID-19, anche se l’entità precisa del deterioramento non è ancora nota».

Declino dell’attività economica, restrizioni commerciali, riduzione del reddito delle famiglie e possibile aumento dei prezzi dei prodotti alimentari rischiano di innescare un mix micidiale che avrà un impatto maggiore in paesi già vulnerabili e su fasce di popolazione già fragili.

«Soprattutto nelle nazioni con risorse limitate e vulnerabili, ciò potrebbe avere gravi conseguenze sulla sicurezza alimentare», scrive la Rete.

Nei fattori di rischio che hanno un impatto sulle crisi alimentari ci sono guerre e conflitti, insicurezza, eventi meteo estremi, choc economici e ora anche il Covid-19.

«La nuova malattia da coronavirus (COVID-19) sta avendo un impatto senza precedenti in tutto il mondo, sia in termini di salute che socioeconomici».

I 55 paesi che già sono in crisi alimentare, prosegue il Report, saranno probabilmente molto vulnerabili alle conseguenze della pandemia, così come i paesi che sono importatori netti di cibo, i paesi esportatori di petrolio e quelli che dipendono dal turismo e dalle rimesse.