La domanda dei consumatori: è vero che estratti e centrifughe sostituiscono la frutta?
La risposta di Marcello Ticca, nutrizionista e dietologo
Quella degli estratti e dei succhi è una moda, spesso spinta dalla falsa convinzione che la nostra dieta attuale sia sempre e comunque incapace di soddisfare le nostre necessità in vitamine e minerali.
Naturalmente non c’è niente di male nel concedersi, a casa o al bar, un succo derivante da frutta od ortaggi, ottenuto con un estrattore a freddo o con una più banale centrifuga. Anzi, se questo consumo prende il posto dell’ennesimo caffè o di un aperitivo alcolico, la scelta va approvata senza riserve. A patto però, sia ben chiaro, che questa scelta sia una addizione al consumo della frutta e non diventi mai una scusa per abolire del tutto quest’ultima!
Insomma, il consumo della frutta deve sempre avere la precedenza rispetto a quello degli estratti o dei succhi. Scegliendo questi ultimi, infatti, si perde la maggior parte della fibra presente in frutta e ortaggi (fibra che invece in gran parte rimane se, ad esempio, si opta per un frullato), si ottiene una molto minore sensazione di sazietà, così utile per evitare di mangiare troppo, si smarriscono riflesso e gusto della masticazione ed anche quel certo effetto di detersione delle superfici dentarie che alcuni frutti sanno esercitare. In definitiva, è sempre preferibile optare per la frutta tal quale.
Certo però che per coloro che la ignorano o la trascurano del tutto, meglio gli estratti e i succhi che niente!