Energia e caro bollette sono al centro dell’attenzione da giorni. Il rincaro dei prezzi dell’energia, dei carburanti, di luce e gas ha un impatto forte sulle famiglie. Il Governo è già intervenuto ma non basta. Per UNC urge un intervento sugli oneri di sistema
Energia e caro bollette sono al centro dell’attenzione. Da giorni. Il rimbalzo dell’economia nella fase di ripresa post Covid, l’aumento dei prezzi dell’energia e soprattutto del gas, le esigenze della decarbonizzazione si stanno riversando sulle bollette finali al consumatore e hanno costretto i Governi a intervenire per mettere un freno ai rincari. Di certo, quello che è stato fatto anche in via emergenziale del Governo non basta.
L’Europa sembra prendere tempo. Le associazioni dei consumatori denunciano il peso di rincari che per le bollette in Italia sono stimati in 300 euro in più l’anno fra luce e gas (dall’Arera, l’Autorità per l’energia) ma che prevedono sia maggiore.
Tutto questo si somma alla corsa dei prezzi al dettaglio e dei carburanti, ultimo (solo in ordine di tempo) il rincaro del prezzo del metano. Assoutenti ha appena deciso di presentare una segnalazione all’Antitrust per indagare sulle eventuali speculazioni che possono aver contribuito al rialzo dei prezzi del metano, raggiungendo il record di 2 euro al kg alla pompa.
Energia e caro bollette, misure strutturali e oneri
Energia e caro bollette sono dunque temi particolarmente sentiti. Il presidente del Consiglio Mario Draghi, a margine del consiglio europeo informale in Slovenia, ha detto che per il caro bollette e “bisogna pensare a misure di tipo strutturale“, e che questa riflessione “avrà luogo all’interno della legge di Bilancio“. «A parte la determinazione a proseguire la strategia per mitigare i costi sociali degli aumenti dei prezzi, tenendo in mente la sostenibilità di questo processo, bisogna pensare a misure strutturali», ha detto il presidente del Consiglio (Fonte: Il Giornale).
«Da anni lo chiediamo», commenta davanti a queste parole Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori.
«Ci sono, però, due problemi. Il primo è che urge un intervento anche prima della Legge di Bilancio, data la stangata da 355 euro, luce 184 e gas 171, che abbiamo già iniziato a pagare dal primo ottobre. Bisogna che il Governo almeno mantenga subito la promessa di azzerare gli oneri di sistema, cosa avvenuta per la luce ma non per il gas, ridotti del 66,26%. Restano, infatti, 1,34 cent al metro cubo, che se fossero tolti ridurrebbero l’aumento di una famiglia tipo di circa 19 euro, 18 euro e 76 cent».
Quanto all’intervento strutturale, prosegue l’esperto, «la proposta è di trasferire gli oneri sulla fiscalità generale, eliminare le accise e le addizionali regionali del gas, stabilizzare la riduzione dell’Iva sul gas».