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DISINFORMAZIONE ONLINE, AGCOM: CRONACA E POLITICA SONO IL 56% DEI CONTENUTI FAKE

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Nei primi due mesi dell’anno aumenta la disinformazione online. E si concentra sempre più spesso su argomenti di cronaca e politica, che insieme rappresentano il 56% dei contenuti fake veicolati da siti e social, con un aumento del 3% rispetto alla media del 2018. In tema di elezioni europee, i contenuti che più si prestano a essere distorti dalla disinformazione sono quelli che producono un forte impatto emotivo. E dunque criminalità, disoccupazione e immigrazione.

 

È quanto evidenzia l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) che ha pubblicato il secondo numero dell’Osservatorio sulla disinformazione online. Nel primo bimestre 2019 la disinformazione prodotta in Italia da siti web, pagine e account social cresce, del 10% nel giorno medio di gennaio e del 4% a febbraio. La disinformazione prodotta giornalmente rappresenta il 7% dei contenuti online. Si stima che un sito di disinformazione pubblichi in media 5 nuovi articoli al giorno.

Nell’offerta informativa generale l’Agcom continua a riscontrare una carenza di informazione su scienza e tecnologia, mentre la disinformazione si concentra soprattutto su cronaca e politica, due settori che coprono rispettivamente il 40% e il 16% dei contenuti fake, seguiti da scienza e tecnologia al 14%. La disinformazione online nei primi due mesi dell’anno si esercita soprattutto su cronaca nera, politica/Governo e lavoro.

“L’analisi del contenuto testuale di tutti gli articoli prodotti dai siti di disinformazione nei primi due mesi dell’anno – prosegue l’Agcom – evidenzia l’emergere di 5 principali tematiche oggetto di trattazione, quali cronaca nera e giudiziaria, politica e affari di governo, lavoro e stili di vita, questioni economiche, e condizioni meteorologiche”.

L’Agcom punta i riflettori anche sulle prossime elezioni europee e sui temi che vengono trattati da informazione e disinformazione. Con l’avvicinarsi delle consultazioni lo spazio dedicato al tema aumenta, sia per l’informazione sia per i siti che producono fake news, ma i contenuti di disinformazione rispetto agli altri e rispetto a tv e radio “tendono a concentrarsi maggiormente sulle tematiche con un forte impatto emotivo piuttosto che sullo specifico argomento delle elezioni europee – spiega l’Autorità – Tra i temi di rilevanza europea individuati da Eurobarometro, criminalità, immigrazione e disoccupazione continuano ad essere i più trattati in Italia dalle fonti di disinformazione. La criminalità è la tematica più trattata sia dai siti che dalle pagine/account social di disinformazione, mentre l’immigrazione è quella su cui la disinformazione incide maggiormente”. La criminalità ha un’incidenza dell’11% sul totale della disinformazione online su temi di rilevanza europea; seguono l’immigrazione al 9% e la disoccupazione al 7%.