I nuovi incentivi per l’acquisto di un’auto destinata al trasporto di una persona disabile riguarda tutti coloro che possono usufruire di legge 104.
Il nuovo Decreto Fiscale 2020 conferma nuove agevolazioni fiscali per l’acquisto dell’automobile riservate a chi usufruisce della legge 104, ai caregivers (ossia la persona a cui è in carico il disabile) e prevede alcuni ecobonus per le auto a minore impatto ambientale. Vediamo nello specifico.
Legge 104 agevolazioni e incentivi: chi ne può usufruire
I nuovi incentivi per l’acquisto di un’auto destinata al trasporto di una persona disabile riguarda tutti coloro che possono usufruire di legge 104 agevolazioni. Nello specifico si tratta di persone che hanno ridotte capacità motorie, gravi limitazioni di deambulazione o pluriamputazione, soggetti beneficiari dell’indennità di accompagnamento (handicap psichico o mentale), non vedenti assoluti o con residuo di massimo un decimo per occhio.
Nel momento in cui il portatore di handicap non abbia un reddito proprio, oppure non sia superiore a 2840,51€ e quindi sia fiscalmente a carico di un familiare, allora le agevolazioni sono estese al cosiddetto caregivers (appunto, il familiare di cui è a carico) e si seguono le stesse procedure e limitazioni.
Esattamente, in che cosa consistono gli incentivi per l’acquisti dell’auto 2020 per la legge 104?
Iva agevolata e detrazione IRPEF
I benefici più importanti introdotti dal nuovo Decreto Fiscale 2020 riguardano delle agevolazioni economiche sul prezzo finale dell’acquisto dell’automobile, ossia una riduzione dell’Iva e dell’IRPEF.
L’Iva, cioè la percentuale su prezzo di acquisto di un bene che bisogna versare allo Stato, normalmente è pari al 22% sul prezzo delle automobili. Nel momento in cui invece l’automobile deve essere acquistata per un uso riservato tutto o in parte a favore di un disabile, l’Iva scende al 4%.
Una riduzione così importante dell’Iva trova tuttavia delle limitazioni. Cioè questa si può applicare solo su determinate classi di veicoli, ossia veicoli a benzina che non superino i 2000 c.c. oppure su veicoli a diesel che non superino i 2800 c.c.; sono quindi esclusi veicoli di grossa cilindrata.
La riduzione si estende ai veicoli ibridi con le stesse caratteristiche e anche alle auto elettriche con potenza uguale o minore di 150kW.
La riduzione dell’Iva è tuttavia estesa anche per l‘acquisto contestuale di optional, per le spese di adattamento di un veicolo già posseduto dal disabile (con le limitazioni sul motore appena descritte) e per la cessione degli strumenti usati per l’adattamento.
Si può usufruire dell’Iva ridotta al 4% solo se a effettuare l’acquisto sia il soggetto che gode della legge 104 oppure, se fiscalmente a carico, dal familiare destinatario. Non sono invece ammessi società commerciali, cooperative o altri soggetti, enti pubblici e privati.
Un’altra limitazione importante è che l’Iva al 4% si può applicare una volta sola ogni 4 anni, oppure nel corso dei 4 anni se il primo veicolo destinatario della riduzione viene rottamato e cancellato dal PRA.
In secondo luogo il disabile ha anche diritto ad una detrazione dell’IRPREF pari al 19% su un massimo di spesa di 18.075,99€, pari quindi a 3.434€. L’IRPEF riguarda le spese sostenute per il veicolo, e in queste rientrano anche le spese per il trasporto e la riparazione dello stesso.
Come l’Iva agevolata, anche la detrazione dell’IRPEF ha qualche limitazione. Possono ovviamente richiederla solo i soggetti disabili oppure i cosiddetti caregivers, ma si può applicare praticamente su qualsiasi veicolo, senza limiti di potenza o di cilindrata, usate oppure nuove. Il beneficio però si può ottenere solo una volta ogni 4 anni, a meno che il primo veicolo non venga demolito e cancellato dal PRA.
La detrazione si può richiedere in quattro rate, una per anno, oppure in un’unica rata.
Legge 104: esenzione bollo e passaggio di proprietà
Chi gode della Legge 104 inoltre ha diritto all’esenzione dal bollo di pagamento (seguendo i limiti di potenza per l’Iva al 4%). Per poterne agevolare bisogna presentare la documentazione necessaria entro 90 giorni dalla data di scadenza del pagamento del bollo, ma nel caso in cui si posseggano più veicoli intestati al disabile, esso può scegliere solo una targa.
Sono esenti dal pagamento anche i passaggi di proprietà per veicoli nuovi o usati, ma fanno eccezione i veicoli di non vedenti e sordi.
Anche queste due esenzioni possono essere intestate al caregivers.
Ecobonus e bonus rottamazione
Un’altra novità importante del Decreto Fiscale 2020 sta nelle agevolazioni per l’acquisto di auto a basso impatto ambientale.
Gli ecoincentivi si dividono sulla base delle emissioni dei veicoli.
Le automobili che hanno emissioni comprese fra i 0 e i 20g/km di CO2 hanno diritto a un bonus che va dai 4.000€ ai 6.000€, mentre le auto che emettono dai 21 ai 70g/km di anidride carbonica hanno diritto a un bonus tra i 1.500€ e i 2.500€.
Per ogni fascia di inquinamento sono previste due cifre diverse di bonus. Semplicemente, hanno diritto a usufruire della cifra più alta coloro che rottamano un veicolo, mentre la cifra più bassa quando all’acquisto non viene rottamando un veicolo.
Gli ecobonus e i bonus rottamazione hanno alcuni limiti. Innanzitutto, sono applicabili solo sull’acquisto di auto che non superino il prezzo totale di 61.000€ Iva inclusa (pari al 22%, riducibile al 4% nei casi di legge 104, con tutte le limitazioni).
Lo scopo principale dell’Ecobonus è quello di ‘svecchiare’ il parco auto presente in auto, cioè incentivare a togliere dalla circolazione i veicoli maggiormente inquinanti. Quindi l’ecobonus si applica in presenza si di una rottamazione, ma solo di un veicolo di classe Euro 0 fino a Euro 3, per un totale che va da 6.000€ a 2.500€.
Un’ulteriore bonus è presente solo in alcuni Comuni soggetti a infrazioni comunitaria di veicoli inquinanti. In questi Comuni, chi decide di rottamare entro il 31 dicembre auto di classe Euro 3 o motoveicoli Euro 2 o Euro 3 a due tempi, avranno un bonus rottamazione pari a 1.500€ per vettura o 500€ per motociclo da utilizzare nei 3 anni a seguire per acquistare abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblici, veicoli a mobilità condivisa oppure biciclette a pedalata assistita.