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CORONAVIRUS, DA BANKITALIA ALLARME SUI RISCHI DI TRUFFE E USURA

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L’emergenza coronavirus “espone il sistema economico-finanziario a rilevanti rischi di comportamenti illeciti”. Lo afferma l’Unità di informazione finanziaria (Uif) della Banca d’Italia, secondo cui “sussiste il pericolo di truffe, di fenomeni corruttivi e di possibili manovre speculative anche a carattere internazionale. L’indebolimento economico di famiglie e imprese accresce i rischi di usura e può facilitare l’acquisizione diretta o indiretta delle aziende da parte delle organizzazioni criminali”.

 

“Gli interventi pubblici a sostegno della liquidità – sottolinea l’Uif – possono determinare tentativi di sviamento e appropriazione, anche mediante condotte collusive. Il mutamento improvviso delle coordinate di relazione sociale aumenta l’esposizione di larghe fasce della popolazione al rischio di azioni illegali realizzate anche online”.

In questo contesto “è necessario operare in maniera coesa perchè gli interventi pubblici raggiungano gli obiettivi prefissati, sostenendo effettivamente persone e imprese in difficoltà, prevenendo possibili effetti distorsivi e preservando l’integrità dell’economia legale. Si tratta di preoccupazioni già espresse da istituzioni nazionali e internazionali, rispetto alle quali l’apparato di prevenzione del riciclaggio può rappresentare uno strumento efficace perchè, grazie alla sua capacità di coinvolgere l’intera struttura economica del Paese, è in grado di intervenire tempestivamente sulle operazioni in corso e non solo ad ausilio della fase di repressione dei reati”.

Agli intermediari, ai professionisti, agli altri operatori qualificati e alle pubbliche amministrazioni, “che sono parte attiva del sistema di prevenzione, è richiesto oggi un impegno particolare per calibrare i propri presidi antiriciclaggio nella maniera più efficace. Occorre supportare adeguatamente il dispiegarsi dell’intervento di sostegno, ma anche intercettare e comunicare tempestivamente all’Uif tutte le situazioni sospette per consentire l’attivazione dei meccanismi di approfondimento e indagine”.