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COME SCEGLIERE LE GOMME GIUSTE PER LA BICI DA CORSA

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Con la bella stagione, una delle grandi passioni degli italiani è il ciclismo. Presi dall’entusiasmo che da sempre ruota attorno alla più grande manifestazione ciclistica del nostro Paese, il Giro d’Italia, è facile notare come sia aumentato anche l’interesse degli italiani con un debole per le due ruote “green”. Non sorprende quindi che siano stati in molti a provare a cercare un modello di bici adatto alle proprie esigenze o un accessorio particolare che lo completi e personalizzi.

 

Per pedalare bene e affrontare al meglio qualsiasi tipo di strada è fondamentale avere i pneumatici giusti sulla bici. Scegliere le gomme giuste per la bici è tuttavia subordinato al tipo che può da strada o una mountain bike. In entrambe vanno attentamente valutate la mescola, lo slim e tanti altri importanti fattori che meritano tutti un’approfondita analisi.

Per le bici da strada le gomme devono sostanzialmente essere del tipo slicks ovvero morbide e senza battistrada. Questi pneumatici per bici, infatti, hanno una resistenza al rotolamento molto ridotta e sono progettati per andare veloci su un manto stradale liscio. Tuttavia vale la pena sottolineare che sono piuttosto inclini alle forature, quindi se si guida con le slick, portare con sé un kit di riparazione, è un’ottima scelta. Le gomme semi slick invece sono lisce al centro e con un battistrada sottile sui bordi, ed offrono una bassa resistenza al rotolamento, ma danno una certa trazione in curva e in condizioni di bagnato. Queste gomme sono tra l’altro adatte su strade asfaltate.

Oltre alle queste tipologie di gomme è bene averne presente una terza comunemente definita tubolare. Questa tipologia sono fissate direttamente sul cerchio ed in genere vengono utilizzate per le competizioni. Dal punto di vista delle performance offrono leggerezza, minore resistenza al rotolamento, una migliore sensibilità al terreno e sono meno inclini alla foratura.

Le gomme da mountain bike presentano un ampio battistrada e sono progettate per “mordere” i terreni sciolti. Alcuni modelli di bici montano quelli che si chiamano a “battistrada invertito”, ovvero una superficie piatta dove il battistrada si protende verso il bordo. Questo design offre una trazione su superfici sciolte senza sacrificare la resistenza al rotolamento, quindi è ideale per i tour su terreni misti o per le attività ricreative su percorsi asfaltati o sentieri impilati.

Inoltre si rivelano preziose su suoli fangosi e su superfici variabili. Tra l’altro vale la pena sottolineare che ci sono anche dei funzionali accorgimenti da adottare; infatti, se si guida in zone con molte parti sporgenti, o si circola su del vetro o qualsiasi altro materiale acuminato che potrebbe causare il taglio della gomma, ci sono delle cinghie che le rendono più resistenti alle forature.

Una cinghia di Kevlar o materiale simile protegge, infatti, il tubo, quindi pur avendo una gomma meno piatta in compenso si ottiene un leggero aumento di peso e una maggiore resistenza al rotolamento. Inoltre per le mountain bike ci sono anche delle gomme speciali che si possono definire di tipo invernale; infatti, sono corredati di borchie in acciaio o in alluminio allo scopo di scavare nella neve e nel ghiaccio. Tra l’altro sono perfetti per pedalare su strade non asfaltate e percorsi ciclabili innevati, ma tuttavia come le gomme da neve su una macchina, probabilmente non si possono usare tutto l’anno, quindi è necessario sostituirle in base al clima.

Un altro dettaglio da non trascurare per avere una perfetta aderenza al suolo è la pressione delle gomme. Per quanto riguarda la bici da strada, è meglio distinguere tra due tipi di ruote: quelle con la classica camera d’aria e le tubolari. Queste ultime resistono meglio ad una pressione maggiore con la quale diventano l’opzione migliore per competere.

I tubolari tendono a resistere a una pressione massima di 11-12 bar (160psi), ma, tuttavia se si preferisce una buona tenuta nelle curve non bisogna mai gonfiarle a tale pressione. Un mondo completamente diverso e più complesso è quello della mountain bike.

Come nella bici da strada, la pressione ottimale dipende però da diversi fattori (il tipo di terreno che si percorre, il peso del ciclista, la mescola della gomma, l’abilità del ciclista stesso, ma anche dal brand costruttore.

In questo caso vale la pena citare le gomme Pirelli che negli ultimi anni grazie a delle nuove politiche aziendali fortemente volute dai suoi alti membri e soprattutto dal CEO Marco Tronchetti Provera è riuscita ad accaparrarsi una buona fetta di questo mercato, proponendo delle mescole davvero perfette come ad esempio quella della gamma Pirelli Pzero Velo.

In previsione di eventuali forature della camera d’aria di una bici è opportuno avere sempre con sé un kit per una rapida riparazione che consente di otturare il foro essendo un composto epossidico molto resistente e che funge da vero e proprio tappo. In caso di un irrimediabile squarcio, bisogna necessariamente sostituire la gomma. Per eseguire l’operazione innanzitutto si deve capovolgere la bicicletta in modo che appoggi sul sedile e sul manubrio.

Fatto ciò, si svita il bullone del cerchione che consente di asportare la ruota. Tuttavia potrebbe essere necessario disinnestare prima i freni. In questo caso basta stringerli entrambi contemporaneamente e far scorrere il cavo di riferimento. Con la ruota completamente estratta dal cerchio si fa poi leva sotto la camera d’aria in modo da asportarla e sostituirla con la nuova.